Bene confiscato alla mafia in Arco Catecombe, approvato il progetto di riqualificazione

Il sito diventerà un centro servizi per soggetti vulnerabili

giovedì 4 luglio 2019 11.01
A cura di Danilo de Robertis
Nel corso della cerimonia per l'inaugurazione della pietra d'inciampo voluta dal presidio di Libera intitolato a Gianni Carnicella, è arrivata la comunicazione della definitiva approvazione da parte del Comune di Molfetta sul progetto che prevede la riqualificazione dell'immobile sito ad Arco Catecombe, confiscato alla mafia e da diversi anni acquisito nel patrimonio comunale: diventerà una struttura e un centro servizi per soggetti vulnerabili a rischio devianza ma sarà messo a disposizione anche per ulteriori fasce deboli della popolazione.

Il bene sarà oggetto di lavori che prevedono la demolizione della pavimentazione esistente sia all'interno dell'unità immobiliare che nell'atrio esterno e la successiva sostituzione. Saranno realizzate nuove tramezzature per la costituzione di due bagni con antibagno e verranno rifatti gli intonaci delle murature e delle superfici delle volte. Gli operai interveranno anche per la realizzazione dell'impianto elettrico e di quello idrico-sanitario oltre che per l'installazione di sistemi anti-intrusione e di videosorveglianza e la sostituzione degli infissi interni ed esterni.

Gli interventi, per un totale di 220mila euro, saranno finanziati con risorse provenienti dal PON Legalità 2014-2020 che ha come obiettivo il recupero e la valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata affinchè vengano messi a disposizione della collettività nel territorio dove sono ubicati. Per il Comune di Molfetta ci sarà l'impegno a sostenere gli oneri derivanti dalla manutenzione e dalla gestione del centro per i cinque anni successivi alla conclusione del progetto prima di indire una gara per l'affidamento della nuova gestione per mezzo di una procedura ad evidenza pubblica. Nei prossimi giorni sarà indetta una conferenza stampa per fornire ulteriori dettagli in merito.