Anche i figli di Molfetta hanno liberato l’Italia

Le parole di Sergio Ragno, Anmig

venerdì 25 aprile 2014 7.03
«In seguito alle nostre ricerche, si è scoperto che molti ragazzi della nostra città, hanno contribuito alla Liberazione del Paese, certo lontano dalla città natia, ma ciò non costituisce alcun demerito». Così Sergio Ragno, massimo esponente della Fondazione Anmig e tra i fondatori dell'associazioni Eredi della Storia, in una nota diffusa in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile.

«Tra i tanti esempi, quello di quattro Molfettesi, il giovane barbiere Domenico Mezzina dal nome di Battaglia "FIGARO" che - continua - nell'Astigiano operò nelle Brigate Garibaldine poi sopravvissuto al conflitto; il soldato Pasquale Petroli, ancora vivente, che arruolatosi nel nuovo esercito italiano come cobelligerante, ha partecipato alla battaglia di Montecassino – Montelungo (di cui quest'anno ricorre il 70° anniversario) accompagnando l'avanzata degli alleati sino alla liberazione di Parma; Manente Mauro a Santa Giustina in Colle, impiegato nelle FF.SS. che, arruolatosi nella 3a Brigata "Damiano Chiesa", operò nella provincia di Padova. (vedi fascicolo IL FATTO di Maggio 2013) poi fucilato dai nazisti il 27 Aprile 1945; ed infine, il capitano Manfredi Azzarita trucidato nelle Fosse Ardeatine in Roma. Ma ce ne sono tanti altri».

Ecco l'elenco dei partigiani molfettesi (sopravvissuti) che parteciparono alla guerra di liberazione:
1. Abbattiscianni Giovanni
2. Abbattista Giuseppe
3. Allegretti Graziano
4. Brattoli Paolo
5. Brattoli Paolo
6. Camporeale Sergio
7. Coppolecchia Paolo
8. De Palma Mauro
9. Fedele Giovanni
10. Gadaleta Antonio
11. Lobasso Salvatore
12. Malcangi Domenico
13. Marino Mauro
14. Mastromauro Giovanni
15. Minervini Corrado
16. Modugno Gaspare
17. Orvieto Pasquale
18. Pasculli Pasquale
19. Piscitelli Angelo
20. Racanati Cosimo
21. Salvemini Giuseppe
22. Samarelli Mauro
23. Squeo Paolo
24. Sasso Amleto
25. Tonti Alfonso
26. Vilardi Andrea
27. Visentini Giovanni

E ancora. «Nel giorno del 25 Aprile, presso la sede dell'Associazione Eredi della Storia – dice Ragno - il sig. Petroli sarà presente e per chi è interessato potrà ascoltare la sua storia direttamente dal protagonista. Numerose foto e testimonianze scritte e cimeli saranno messi a disposizione a tutti i cittadini che visiteranno la sede dell'Associazione in Corso Dante 92. Se non ci fosse stato il certosino lavoro dell'Associazione Eredi della Storia e Fondazione A.N.M.I.G., questa storia sarebbe stata perduta per sempre. Le nostre associazioni sono apolitiche, dunque libere. Il nostro compito è quello di preservare e tramandare quella storia ancora sepolta, considerata scomoda dalle varie formazioni politiche. Stiamo collaborando con tutte quelle associazioni libere portando alla luce verità taciute. Questo lavoro, con documenti e registrazioni audiovisive con i protagonisti, non è revisionismo storico. Fa revisionismo chi – conclude - esalta alcuni argomenti con mega manifestazioni, mentre ne ignora altri, come ciò che è successo nella nostra città il giorno del ricordo (10 Febbraio) in cui nessuno ha parlato di quella storia. Per i familiari presenti alla nostra commemorazione l'indifferenza di chi aveva il dovere di ricordare, è stato come se li avessero uccisi per la seconda volta».