
Calcio
Molfetta Next Gen lancia un appello per il futuro del calcio cittadino: «Uniamo le forze, per i ragazzi»
La proposta di fusione con le altre realtà del territorio: «Potrebbe far nascere nuovi progetti»
Molfetta - lunedì 7 luglio 2025
9.21
In un'estate calda non solo per le temperature, ma anche per il fermento che circonda il panorama calcistico locale, la società Molfetta Next Gen avanza una proposta semplice ma rivoluzionaria: unire le forze per costruire un'unica squadra cittadina in Terza Categoria. Una squadra che sia davvero dei ragazzi, per i ragazzi.
«In questi giorni leggiamo – con rispetto ma anche con attenzione – i numerosi articoli che annunciano la nascita di nuove squadre molfettesi pronte a partecipare al prossimo campionato di Terza Categoria», scrive la società in una nota ufficiale. Un fenomeno che, se confermato, porterebbe a quattro squadre cittadine in Terza (con la Virtus ancora in dubbio tra Terza e Seconda Categoria) e sette complessive nei campionati regionali dalla Promozione in giù. Numeri importanti, che però – secondo Next Gen – impongono una riflessione profonda sul senso e sul fine dell'attività sportiva locale.
«Il progetto Next Gen nasce per i ragazzi. Punto. Per tutti quei giovani che, terminato il percorso nel settore giovanile, non trovano spazio nel calcio che conta e non hanno possibilità – o volontà – di andare via da Molfetta. Ragazzi che vogliono semplicemente continuare a giocare, a divertirsi, a stare in un ambiente sano.» La proposta è chiara e concreta: creare una sola squadra molfettese per la Terza Categoria, rinunciando a logiche di protagonismo e personalismi dirigenziali. «Siamo disposti a fare un passo indietro. Per il bene comune. Per dare un senso al campionato. Per mettere davvero i ragazzi al centro.»
Nel dettaglio, Molfetta Next Gen si dice pronta a rinunciare alla guida tecnica, alla gestione dirigenziale e alle decisioni organizzative, purché resti salva la propria filosofia: far giocare i giovani, renderli protagonisti, creare un ambiente sano e formativo. «Quello che non possiamo e non vogliamo lasciare, però, è la nostra filosofia: i ragazzi devono giocare.» Il messaggio è rivolto in primis a Virtus, Real Molfetta e Fulgor Molfetta: l'invito è a sedersi subito intorno a un tavolo e discutere concretamente la nascita di un progetto condiviso, senza bandiere e senza padroni.
«Una squadra che non sia di bandiera, ma di cuore. Che non abbia un presidente da osannare, ma tanti ragazzi da far crescere.» Ma l'appello va oltre. Next Gen guarda già avanti, auspicando che questo possa essere solo il primo passo verso una collaborazione più ampia con le altre realtà cittadine, come Molfetta Sportiva, Borgorosso e Molfetta Calcio. «Non per creare alleanze artificiali. Ma per capire se è ancora possibile fare calcio insieme, con coraggio e visione.» Un gesto che, secondo la società, non rappresenta una resa, ma anzi un gesto di maturità, un passo avanti per tutto il movimento calcistico cittadino.
«Non è un passo indietro il nostro, ma un passo avanti per il calcio cittadino» conclude la nota.
«In questi giorni leggiamo – con rispetto ma anche con attenzione – i numerosi articoli che annunciano la nascita di nuove squadre molfettesi pronte a partecipare al prossimo campionato di Terza Categoria», scrive la società in una nota ufficiale. Un fenomeno che, se confermato, porterebbe a quattro squadre cittadine in Terza (con la Virtus ancora in dubbio tra Terza e Seconda Categoria) e sette complessive nei campionati regionali dalla Promozione in giù. Numeri importanti, che però – secondo Next Gen – impongono una riflessione profonda sul senso e sul fine dell'attività sportiva locale.
«Il progetto Next Gen nasce per i ragazzi. Punto. Per tutti quei giovani che, terminato il percorso nel settore giovanile, non trovano spazio nel calcio che conta e non hanno possibilità – o volontà – di andare via da Molfetta. Ragazzi che vogliono semplicemente continuare a giocare, a divertirsi, a stare in un ambiente sano.» La proposta è chiara e concreta: creare una sola squadra molfettese per la Terza Categoria, rinunciando a logiche di protagonismo e personalismi dirigenziali. «Siamo disposti a fare un passo indietro. Per il bene comune. Per dare un senso al campionato. Per mettere davvero i ragazzi al centro.»
Nel dettaglio, Molfetta Next Gen si dice pronta a rinunciare alla guida tecnica, alla gestione dirigenziale e alle decisioni organizzative, purché resti salva la propria filosofia: far giocare i giovani, renderli protagonisti, creare un ambiente sano e formativo. «Quello che non possiamo e non vogliamo lasciare, però, è la nostra filosofia: i ragazzi devono giocare.» Il messaggio è rivolto in primis a Virtus, Real Molfetta e Fulgor Molfetta: l'invito è a sedersi subito intorno a un tavolo e discutere concretamente la nascita di un progetto condiviso, senza bandiere e senza padroni.
«Una squadra che non sia di bandiera, ma di cuore. Che non abbia un presidente da osannare, ma tanti ragazzi da far crescere.» Ma l'appello va oltre. Next Gen guarda già avanti, auspicando che questo possa essere solo il primo passo verso una collaborazione più ampia con le altre realtà cittadine, come Molfetta Sportiva, Borgorosso e Molfetta Calcio. «Non per creare alleanze artificiali. Ma per capire se è ancora possibile fare calcio insieme, con coraggio e visione.» Un gesto che, secondo la società, non rappresenta una resa, ma anzi un gesto di maturità, un passo avanti per tutto il movimento calcistico cittadino.
«Non è un passo indietro il nostro, ma un passo avanti per il calcio cittadino» conclude la nota.