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Calcio

Finita la luna di miele tra Saverio Bufi e Mauro Lanza

Bufi: "Non ho scelto di andare via, purtroppo sono stato costretto"

Dal flirt estivo al divorzio anticipato. È già finita la luna di miele tra Molfetta Sportiva 1917 e Nuova Molfetta. Finisce in malo modo la breve storia d'amore tra Saverio Bufi e Mauro Lanza. Una storia nata bene e finita male. Troppe le incomprensioni, troppi i dissidi interni. Saverio Bufi spiega alla redazione di MolfettaViva cosa è realmente accaduto e fa chiarezza sulla situazione attuale della Molfetta Sportiva 1917.

Saverio Bufi, dopo giorni in cui si è detto e scritto di tutto ci dice cosa non è andato realmente con Lanza?
Purtroppo le intenzioni di Lanza non sono mai state buone, sin da quest'estate aveva accettato di metterci insieme unicamente per far fuori il "concorrente" (perlomeno lui la vedeva così) Nuova Molfetta, mentre noi, mossi da passione e buon senso avevamo accettato di metterci insieme per costruire una società più forte ed organizzata. Saremmo rimasti insieme (nella testa di Lanza) solo se Fumai avesse sempre vinto (cosa oggettivamente impossibile) ed appena ha deciso di mandar via l'allenatore ha gettato via la maschera ed è ritornato a fare tutto lui azzerando la dirgenza che si era data tanto da fare (sotto tutti i punti di vista anche economici) fino a quel momento. Non potevo accettare di mettere la faccia nello scempio che voleva creare da quel momento in poi.

Ha lanciato via Facebook un hashtag divenuto popolare. Ci spiega il significato di quell'hashtag contro Lanza?
Il suo significato è puramente comunicativo, vuole sensibilizzare la piazza sull'inutuilità di una Eccellenza come quella che fa Lanza, riprende l'hashtag di Renzi, perchè ha lo stesso significato, vuole sensibilizzare la piazza sul mettere in disparte Lanza e tutti le persone che la pensano allo stesso modo.

Come vede la Molfetta Sportiva in questo momento?
Qualsiasi squadra senza una guida ed una dirgenza capace, non ha futuro. In ogni campionato l'organizzazione dirigenziale permette a qualsiasi squadra di fare almeno 10 punti in più, stessa cosa può dirsi dei tifosi e dell'entuisiamo che può crearsi intorno alla squadra. Senza una guida non si ha idea della meta che si vuole raggiungere e si vive alla giornata.

La scelta di lasciare la società è stata dettata da cosa, e soprattutto cosa pensano i calciatori della Molfetta Sportiva 1917 e degli allenamenti di Lanza?
Non ho scelto di andare via, purtroppo sono stato costretto, come detto, dalla volontà di Lanza di non organizzare efficientemente e professionalmente le cose. I giocatori avrebbero sicuramente preferito una dirigenza presente e capace, ma da professionisti giocano e fanno del loro meglio. Gli allenamenti di Lanza non meritano il mio commento, sono di un dilettantismo ed inutilità disarmante.

Quest'estate cosa vi ha spinto a costituire la Molfetta Sportiva?
Ci ha spinto la nostra passione per la Molfetta, siamo tifosi oltre che dirigenti, volevamo fare qualcosa di grande ed organizzato, ma non intendiamo fermarci, continueremo nel nostro lavoro. Lanza finirà molto presto la sua avventura né sono certo, il tempo è sempre galantuomo. Siamo già al lavoro su di un progetto alternativo che coinvolgerà tutta la città. Molfetta merita rispetto e non sarà mai più ostaggio di nessuno.

Eravate timorosi fin dall'inizio che tutto potesse finire come realmente accaduto in questi giorni?
Timorosi sicuramente, ma non potevamo pensare che il presidente Lanza fosse così falso e meschino da prendere in giro tutta la città, sindaco compreso.

C'è una società locale che le piace maggiormente in questo momento?
Tifo per tutte le società molfettesi, i Mininni (Virtus Molfetta) hanno fatto un ottimo lavoro così come oggi lo stanno facendo i ragazzi del Borgorosso Molfetta, ma fare calcio in prima e seconda categoria è molto più semplice che farlo in Promozione, Eccellenza o oltre.

Quali sono i progetti futuri?
Sto preparando un piano operativo e comunicativo per un supporter trust fatta da simpatizzanti, imprenditori e tifosi molfettesi, l'idea di fondo è che la Molfetta calcistica non dovrà essere più ostaggio di nessuno, si chiami Lanza, Saverio Bufi, Cormio o de Nicolo. Ho il sogno nel cassetto di riportare entusiasmo al Poli, e questo si raggiunge con i risultati ma questi devono avere basi e sostanza solide, cosa che si può ottenere con il supporto di tutti, siano essi tifosi, imprenditori, amministrazione, settore giovanile e solida organizzazione societaria. Il calcio molfettse sarà gestito dai molfettesi. E' un percorso lungo e faticoso ma la mia tenacia e perseveranza fonda le sue radici nel bambino che a 6 anni era in tribuna con il nonno a tifare la Molfetta. Molfetta potrà contare sempre sul mio contributo manageriale ed organizzativo. Quest'anno ho appena iscritto la Juniores, a breve il progetto di azionariato, rimanete connesi. #NoiMolfetta...restituiamo il calcio ai molfettesi.
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