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Boxe
Boxe, Opetaia: «Squeo ha avuto grande coraggio, ha tutto il mio rispetto»
Le parole del campione australiano dopo il match contro il pugile di Molfetta
Molfetta - venerdì 13 giugno 2025
10.33
Nessun miracolo per il pugilato italiano sul ring australiano di Broadbeach ma Claudio «Red Bull» Squeo ci ha provato, con coraggio e determinazione. Il pugile di Molfetta ha conquistato il rispetto del proprio rivale, Jai Opetaia, campione mondiale IBF dei pesi massimi leggeri.
Nel post-match, il campione australiano ha voluto rendere omaggio allo sfidante: «Rispetto Squeo per essere venuto fin qui, nella tana del leone. Ha avuto il coraggio che a tanti altri pugili è mancato quindi non può che avere tutta la mia stima. Quello che succede sul ring fa parte dello sport ma sono contento di aver creato con lui un bel legame» ha commentato all'emittente locale che ha trasmesso l'evento.
Squeo incassa la sua prima sconfitta dopo 17 vittorie da imbattuto, ma lo fa a testa alta, avendo affrontato un'occasione storica contro uno dei migliori al mondo. Resta, per il pugilato italiano, il lungo digiuno di titoli mondiali, che dura ormai dal 2016.
Nel frattempo, a migliaia di chilometri di distanza, Molfetta attende il suo campione: Opetaia non ha dimenticato le sue radici familiari pugliesi, e nei ringraziamenti finali ha incluso con orgoglio anche la città da cui proviene parte della sua storia. Un segnale forte, che a Molfetta accende l'attesa di poter rendere omaggio, presto, a un figlio «adottivo» che ha portato il suo nome sul tetto del mondo.
Nel post-match, il campione australiano ha voluto rendere omaggio allo sfidante: «Rispetto Squeo per essere venuto fin qui, nella tana del leone. Ha avuto il coraggio che a tanti altri pugili è mancato quindi non può che avere tutta la mia stima. Quello che succede sul ring fa parte dello sport ma sono contento di aver creato con lui un bel legame» ha commentato all'emittente locale che ha trasmesso l'evento.
Squeo incassa la sua prima sconfitta dopo 17 vittorie da imbattuto, ma lo fa a testa alta, avendo affrontato un'occasione storica contro uno dei migliori al mondo. Resta, per il pugilato italiano, il lungo digiuno di titoli mondiali, che dura ormai dal 2016.
Nel frattempo, a migliaia di chilometri di distanza, Molfetta attende il suo campione: Opetaia non ha dimenticato le sue radici familiari pugliesi, e nei ringraziamenti finali ha incluso con orgoglio anche la città da cui proviene parte della sua storia. Un segnale forte, che a Molfetta accende l'attesa di poter rendere omaggio, presto, a un figlio «adottivo» che ha portato il suo nome sul tetto del mondo.