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Via Cifariello, ancora in sospeso l’assegnazione dei locali comunali
La questione tiene banco ormai da settimane a Molfetta
Molfetta - martedì 23 settembre 2025
9.35
Ieri mattina si è svolto un incontro presso l'Ente comunale di Molfetta alla presenza del vice sindaco, di gran parte della Giunta, e dei rappresentanti di tre realtà associative: Passione e Tradizione, InCo ed ENPA. L'oggetto della convocazione è stato, ancora una volta, la questione dell'assegnazione dei locali di via Cifariello, che da settimane tiene banco in città.
L'associazione Passione e Tradizione, attuale utilizzatrice degli spazi, ricorda di aver già fatto formale richiesta al Comune lo scorso 16 settembre, tramite il proprio legale, affinché venisse sospesa qualsiasi iniziativa di revoca della sede. Nella stessa comunicazione si sollecitava la stesura e firma del contratto definitivo entro i termini previsti dall'immissione in possesso.
Tuttavia, durante la riunione di oggi, non è stato fatto alcun riferimento a tale contratto. Piuttosto, si è discusso di un regolamento comunale che – secondo l'associazione – presenta profili di illegittimità. «È paradossale», dichiarano da Passione e Tradizione, «che un regolamento definito contra legem venga ancora richiamato come valido, quando è proprio quello che ha determinato non solo la nostra assegnazione, ma anche quella di tanti altri immobili comunali negli ultimi anni».
Un altro punto emerso riguarda l'interpretazione dei criteri di assegnazione: secondo l'Ente, l'uso di un immobile comunale dovrebbe essere giustificato da un progetto ritenuto di interesse pubblico. Ma l'associazione fa notare come, nella sua richiesta, avesse già presentato il progetto "Libri liberi", una biblioteca di oltre 1200 volumi – oggi circa 2000 – aperta gratuitamente alla cittadinanza. «Non solo l'abbiamo proposto», sottolineano, «ma lo stiamo realizzando concretamente, come peraltro riportato anche nel decreto di assegnazione».
A sostegno della propria posizione, Passione e Tradizione ricorda le numerose iniziative realizzate nell'ultimo anno, molte delle quali autofinanziate: dal cartellone di eventi gratuiti Hoc Passionis Tempore al convegno nazionale sulle tradizioni delle Quarantane, dal laboratorio per bambini di Molfetta all inclusive all'apertura straordinaria della sala studio durante la chiusura della Biblioteca comunale per il Molfest. A queste si aggiungono due biblioteche urbane e presentazioni librarie in collaborazione con altre realtà culturali locali.
«Abbiamo dimostrato con i fatti il valore sociale e culturale del nostro impegno» ribadisce l'associazione. «Adesso ci aspettiamo risposte chiare dall'Amministrazione, perché la comunità ha diritto di sapere e noi abbiamo diritto a lavorare serenamente nei locali che ci sono stati assegnati».
L'associazione Passione e Tradizione, attuale utilizzatrice degli spazi, ricorda di aver già fatto formale richiesta al Comune lo scorso 16 settembre, tramite il proprio legale, affinché venisse sospesa qualsiasi iniziativa di revoca della sede. Nella stessa comunicazione si sollecitava la stesura e firma del contratto definitivo entro i termini previsti dall'immissione in possesso.
Tuttavia, durante la riunione di oggi, non è stato fatto alcun riferimento a tale contratto. Piuttosto, si è discusso di un regolamento comunale che – secondo l'associazione – presenta profili di illegittimità. «È paradossale», dichiarano da Passione e Tradizione, «che un regolamento definito contra legem venga ancora richiamato come valido, quando è proprio quello che ha determinato non solo la nostra assegnazione, ma anche quella di tanti altri immobili comunali negli ultimi anni».
Un altro punto emerso riguarda l'interpretazione dei criteri di assegnazione: secondo l'Ente, l'uso di un immobile comunale dovrebbe essere giustificato da un progetto ritenuto di interesse pubblico. Ma l'associazione fa notare come, nella sua richiesta, avesse già presentato il progetto "Libri liberi", una biblioteca di oltre 1200 volumi – oggi circa 2000 – aperta gratuitamente alla cittadinanza. «Non solo l'abbiamo proposto», sottolineano, «ma lo stiamo realizzando concretamente, come peraltro riportato anche nel decreto di assegnazione».
A sostegno della propria posizione, Passione e Tradizione ricorda le numerose iniziative realizzate nell'ultimo anno, molte delle quali autofinanziate: dal cartellone di eventi gratuiti Hoc Passionis Tempore al convegno nazionale sulle tradizioni delle Quarantane, dal laboratorio per bambini di Molfetta all inclusive all'apertura straordinaria della sala studio durante la chiusura della Biblioteca comunale per il Molfest. A queste si aggiungono due biblioteche urbane e presentazioni librarie in collaborazione con altre realtà culturali locali.
«Abbiamo dimostrato con i fatti il valore sociale e culturale del nostro impegno» ribadisce l'associazione. «Adesso ci aspettiamo risposte chiare dall'Amministrazione, perché la comunità ha diritto di sapere e noi abbiamo diritto a lavorare serenamente nei locali che ci sono stati assegnati».