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Chiesa locale
Verso la festa patronale, ieri lo sbarco nel porto di Molfetta dell'icona bizantina della Madonna dei Martiri
Presenti tantissimi cittadini oltre alle istituzioni locali civili e religiose
Molfetta - lunedì 26 agosto 2019
05.00
Una tradizione centenaria lega Molfetta al suo passato e indissolubilmente alla Madonna dei Martiri. Si narra che i crociati, costretti ad abbandonare la Palestina nel 1188 dopo la sconfitta di Hattin, trasportarono dalla Terra Santa un'icona di stile bizantino che sarebbe diventata un autentico punto di riferimento per la devozione dei molfettesi. La tavola, secondo alcuni di cipresso e secondo altri di cedro e rappresenta la Vergine Maria a mezzo busto che regge sul braccio sinistro Gesù bambino che l'abbraccia e la bacia teneramente.
Dalle ore 18 di ieri l'icona è stata trasportata a bordo della motobarca "Maria SS. dei Martiri" nelle acque antistanti il Duomo di Molfetta mentre poco dopo le ore 20 è avvenuto lo sbarco, davanti ai tantissimi cittadini e alle istituzioni locali, civili e religiose. Presenti il Vescovo Mons. Domenico Cornacchia e il Sindaco Tommaso Minervini ma anche il presidente del Comitato Feste Patronali e i Frati della Basilica dove l'icona bizantina ha fatto ritorno a seguito di una processione che si è snodata lungo Via Madonna dei Martiri e Viale dei Crociati. L'evento ha visto anche la partecipazione dell'associazione culturale "Melphicta nel passato".
Queste le parole del Vescovo prima del corteo e della sua benedizione: «Noi non siamo orfani perché Gesù ci ha avvisato a Colei che intercede per noi davanti a Dio come una mamma che cura da sempre la nostra esistenza terrena. Abbiamo accolto Maria in enfasi e lo faremo ancora di più nel prossimo 8 di settembre, quando fra noi ci sarà anche il Prefetto della Congregazione delle cause dei santi, il Cardinale Angelo Becciu, e noi con lui accoglieremo Maria che verrà dal mare. Non possiamo dimenticare che abbiamo il dovere, ancora oggi, di accogliere tanti fratelli e sorelle che vengono dal mare alla ricerca disperata di libertà e di qualche cuore che possa accoglierli».
A seguire, è intervenuto il primo cittadino molfettese: «Questa sera abbiamo rivissuto quello che io chiamo l'orologio della nostra comunità perché segna l'inizio di una nuova fase che è quello del culto della nostra festa patronale, risalente a quasi mille anni fa quando è iniziata anche la costruzione del nostro Duomo e della Basilica della Madonna dei Martiri. Si tratta di un segnale antico che viene dal mare e da sempre il mare è per i molfettesi simbolo di apertura e di accoglienza. Stiamo costruendo una comunità coesa e unita, senza mai dimenticare i nostri antichi valori».
Dalle ore 18 di ieri l'icona è stata trasportata a bordo della motobarca "Maria SS. dei Martiri" nelle acque antistanti il Duomo di Molfetta mentre poco dopo le ore 20 è avvenuto lo sbarco, davanti ai tantissimi cittadini e alle istituzioni locali, civili e religiose. Presenti il Vescovo Mons. Domenico Cornacchia e il Sindaco Tommaso Minervini ma anche il presidente del Comitato Feste Patronali e i Frati della Basilica dove l'icona bizantina ha fatto ritorno a seguito di una processione che si è snodata lungo Via Madonna dei Martiri e Viale dei Crociati. L'evento ha visto anche la partecipazione dell'associazione culturale "Melphicta nel passato".
Queste le parole del Vescovo prima del corteo e della sua benedizione: «Noi non siamo orfani perché Gesù ci ha avvisato a Colei che intercede per noi davanti a Dio come una mamma che cura da sempre la nostra esistenza terrena. Abbiamo accolto Maria in enfasi e lo faremo ancora di più nel prossimo 8 di settembre, quando fra noi ci sarà anche il Prefetto della Congregazione delle cause dei santi, il Cardinale Angelo Becciu, e noi con lui accoglieremo Maria che verrà dal mare. Non possiamo dimenticare che abbiamo il dovere, ancora oggi, di accogliere tanti fratelli e sorelle che vengono dal mare alla ricerca disperata di libertà e di qualche cuore che possa accoglierli».
A seguire, è intervenuto il primo cittadino molfettese: «Questa sera abbiamo rivissuto quello che io chiamo l'orologio della nostra comunità perché segna l'inizio di una nuova fase che è quello del culto della nostra festa patronale, risalente a quasi mille anni fa quando è iniziata anche la costruzione del nostro Duomo e della Basilica della Madonna dei Martiri. Si tratta di un segnale antico che viene dal mare e da sempre il mare è per i molfettesi simbolo di apertura e di accoglienza. Stiamo costruendo una comunità coesa e unita, senza mai dimenticare i nostri antichi valori».