
Torre Gavetone, parte la petizione per riaprire il parcheggio della spiaggia
La raccolta firme è già stata avviata sia in forma cartacea che online
Molfetta - martedì 1 luglio 2025
10.56
L'onda di malcontento nata attorno alla chiusura dello storico parcheggio accanto alla spiaggia libera di Torre Gavetone si è trasformata in azione concreta. All'indomani dell'assemblea pubblica tenutasi lunedì 30 giugno presso Palazzo Giovene, è stata infatti lanciata una petizione cittadina per chiedere la riapertura dell'area di sosta, da anni punto di riferimento per centinaia di bagnanti che scelgono la costa libera.
L'incontro, partecipatissimo, ha visto la presenza di cittadini, associazioni e rappresentanti di realtà locali come l'APS "Radici", in prima linea nella denuncia della situazione. È stato proprio durante l'assemblea che, su proposta condivisa da diversi intervenuti, è nata l'idea di una mobilitazione dal basso. La raccolta firme – già avviata sia in forma cartacea che online – ha come obiettivo quello di sollecitare l'amministrazione comunale a trovare una soluzione immediata che garantisca la piena accessibilità alla spiaggia.
Il fulcro della petizione è chiaro: si chiede al Comune di riaprire il dialogo con i proprietari del terreno per giungere a una nuova concessione o a una formula alternativa che ne consenta l'utilizzo pubblico, almeno durante la stagione balneare. Un compromesso che tenga conto, da un lato, dei diritti legittimi dei privati, e dall'altro dell'interesse collettivo a poter usufruire della spiaggia senza discriminazioni economiche.
"La chiusura del parcheggio al Gavetone – spiegano i promotori – è diventata il simbolo di una più ampia crisi di accessibilità alle nostre coste. Senza alternative concrete per la sosta, le famiglie con bambini, gli anziani, i disabili e chi non può permettersi uno stabilimento balneare restano esclusi dal mare. Questa situazione non è più tollerabile".
La petizione ha già raccolto tante firme, segno di un malessere diffuso che supera le appartenenze politiche e si radica nel vissuto quotidiano di una comunità che sente il mare come un bene comune da difendere. Anche alcune realtà associative locali hanno manifestato il proprio sostegno, offrendo spazi fisici per la raccolta firme e promuovendo l'iniziativa sui social.
L'incontro, partecipatissimo, ha visto la presenza di cittadini, associazioni e rappresentanti di realtà locali come l'APS "Radici", in prima linea nella denuncia della situazione. È stato proprio durante l'assemblea che, su proposta condivisa da diversi intervenuti, è nata l'idea di una mobilitazione dal basso. La raccolta firme – già avviata sia in forma cartacea che online – ha come obiettivo quello di sollecitare l'amministrazione comunale a trovare una soluzione immediata che garantisca la piena accessibilità alla spiaggia.
Il fulcro della petizione è chiaro: si chiede al Comune di riaprire il dialogo con i proprietari del terreno per giungere a una nuova concessione o a una formula alternativa che ne consenta l'utilizzo pubblico, almeno durante la stagione balneare. Un compromesso che tenga conto, da un lato, dei diritti legittimi dei privati, e dall'altro dell'interesse collettivo a poter usufruire della spiaggia senza discriminazioni economiche.
"La chiusura del parcheggio al Gavetone – spiegano i promotori – è diventata il simbolo di una più ampia crisi di accessibilità alle nostre coste. Senza alternative concrete per la sosta, le famiglie con bambini, gli anziani, i disabili e chi non può permettersi uno stabilimento balneare restano esclusi dal mare. Questa situazione non è più tollerabile".
La petizione ha già raccolto tante firme, segno di un malessere diffuso che supera le appartenenze politiche e si radica nel vissuto quotidiano di una comunità che sente il mare come un bene comune da difendere. Anche alcune realtà associative locali hanno manifestato il proprio sostegno, offrendo spazi fisici per la raccolta firme e promuovendo l'iniziativa sui social.