
Rifondazione denuncia: «A Molfetta c'è chi lavora pur essendo in cassa integrazione»
La nota stampa in merito alla zona artigianale
Molfetta - sabato 4 aprile 2020
8.52
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa di Rifondazione in merito alla situazione lavorativa a Molfetta:
«Ci giungono notizie di lavoratori, della zona artigianale di Molfetta, costretti a lavorare pur essendo stati messi in cassa integrazione. Questa pratica è assolutamente vietata dalla normativa vigente in materia di cassa integrazione di qualsiasi natura. Se poi teniamo in considerazione il fatto che le stesse aziende non sono parte dell'elenco delle aziende che fanno lavorazioni ritenute essenziali, siamo difronte ad una ulteriore violazione della normativa, questa volta ci riferiamo al DPCM del 22/03/2020 che ordina il blocco di qualsiasi produzione non essenziale».
«Chiediamo con forza - conclude il comunicato - che gli organi preposti verifichino la fondatezza di queste voci e nel caso intervengano immediatamente per impedire quello che si configura come un reato ai danni dello stato e che rischia di avere gravi conseguenze per la salute pubblica».
«Ci giungono notizie di lavoratori, della zona artigianale di Molfetta, costretti a lavorare pur essendo stati messi in cassa integrazione. Questa pratica è assolutamente vietata dalla normativa vigente in materia di cassa integrazione di qualsiasi natura. Se poi teniamo in considerazione il fatto che le stesse aziende non sono parte dell'elenco delle aziende che fanno lavorazioni ritenute essenziali, siamo difronte ad una ulteriore violazione della normativa, questa volta ci riferiamo al DPCM del 22/03/2020 che ordina il blocco di qualsiasi produzione non essenziale».
«Chiediamo con forza - conclude il comunicato - che gli organi preposti verifichino la fondatezza di queste voci e nel caso intervengano immediatamente per impedire quello che si configura come un reato ai danni dello stato e che rischia di avere gravi conseguenze per la salute pubblica».