
Rifondazione: «Con Giovanni Infante per dare a Molfetta una autentica alternativa politica»
La nota a firma dei Consiglieri comunali Zanna e Albertini
Molfetta - sabato 7 maggio 2022
9.50
Abbiamo partecipato al consiglio comunale di oggi perché, contrariamente alle altre opposizioni, crediamo fortemente al ruolo e alla funzione delle istituzioni democratiche che vanno sempre onorate. Abbiamo sempre improntato la nostra azione alla valorizzazione della funzione politica delle assemblee elettive.
La composizione della maggioranza a sostegno del sindaco è cambiata tante volte ma è stata sempre caratterizzata da una costante deteriore, l'assimilazione del Consiglio comunale a mero strumento ad uso e consumo dell'amministrazione comunale. Infatti rimarranno nei cassetti polverosi della Terza commissione consiliare il nuovo regolamento del consiglio comunale e il nuovo regolamento del mercato ortofrutticolo.
Avevamo proposto una mozione e una interpellanza sul nuovo terminal ferroviario, ma l'amministrazione ha dichiarato l'opera di pubblica utilità senza confrontarsi né con il consiglio Comunale né con i portatori di interessi legittimi. Non sapremo mai se ci sono impianti pubblicitari a led nel Centro antico e nel centro abitato vietati dal regolamento, o meglio li vediamo ogni giorno, perché non è stato rispettato l'impegno a riferire al consiglio in merito da parte dell'amministrazione comunale.
Le tre varianti dell'amministrazione Minervini, il suo ex assessore all'urbanistica e il suo ex partito di maggioranza - il Partito democratico - sono ora apparentemente contrapposte in questa campagna elettorale: Minervini annata 2017 contro Minervini versione 2019 e Minervini versione 2020 in questa campagna elettorale, ma sul piano della logica politica sono assolutamente omogenee, cambiano soltanto gli interessi particolari di volta in volta difesi e tutelati a discapito dell'interesse generale e con la benedizione di Michele Emiliano nel 2017 e sempre di Michele Emiliano nel 2022.
Per questo siamo in campo per dare alla città una autentica alternativa, qualcosa d'altro, qualcosa che sia "più di così" con Giovanni Infante sindaco.
La composizione della maggioranza a sostegno del sindaco è cambiata tante volte ma è stata sempre caratterizzata da una costante deteriore, l'assimilazione del Consiglio comunale a mero strumento ad uso e consumo dell'amministrazione comunale. Infatti rimarranno nei cassetti polverosi della Terza commissione consiliare il nuovo regolamento del consiglio comunale e il nuovo regolamento del mercato ortofrutticolo.
Avevamo proposto una mozione e una interpellanza sul nuovo terminal ferroviario, ma l'amministrazione ha dichiarato l'opera di pubblica utilità senza confrontarsi né con il consiglio Comunale né con i portatori di interessi legittimi. Non sapremo mai se ci sono impianti pubblicitari a led nel Centro antico e nel centro abitato vietati dal regolamento, o meglio li vediamo ogni giorno, perché non è stato rispettato l'impegno a riferire al consiglio in merito da parte dell'amministrazione comunale.
Le tre varianti dell'amministrazione Minervini, il suo ex assessore all'urbanistica e il suo ex partito di maggioranza - il Partito democratico - sono ora apparentemente contrapposte in questa campagna elettorale: Minervini annata 2017 contro Minervini versione 2019 e Minervini versione 2020 in questa campagna elettorale, ma sul piano della logica politica sono assolutamente omogenee, cambiano soltanto gli interessi particolari di volta in volta difesi e tutelati a discapito dell'interesse generale e con la benedizione di Michele Emiliano nel 2017 e sempre di Michele Emiliano nel 2022.
Per questo siamo in campo per dare alla città una autentica alternativa, qualcosa d'altro, qualcosa che sia "più di così" con Giovanni Infante sindaco.