
Piscina comunale, sarà scontro legale tra Sport Project e Comune di Molfetta
La società ricorre al Tar Puglia contro la revoca dell’affidamento
Molfetta - lunedì 15 dicembre 2025
Si conferma burrascoso il ritorno alla piena operatività della piscina comunale: si va verso lo scontro in tribunale tra la Sport Project e il Comune di Molfetta per la gestione della piscina comunale.
La società ha infatti presentato ricorso al TAR Puglia contro la decisione del Comune di revocare l'affidamento dell'impianto natatorio "Vincenzo De Cosmo", ottenuto al termine della gara. In sostanza, la Sport Project – anche come capofila del raggruppamento con Green City srl – chiede l'annullamento dell'atto con cui l'amministrazione ha fatto marcia indietro, bloccando la concessione prima della firma del contratto.
Su posizioni opposte il Comune di Molfetta, che si dice sicuro della legittimità delle proprie scelte e ha affidato la difesa al professor Agostino Meale, docente di diritto amministrativo all'Università di Bari.
La revoca dell'affidamento risale allo scorso ottobre ed è stata decisa dalla Giunta comunale dopo la relazione del segretario generale Ernesto Lozzi, basata sul parere legale dell'avvocato Bepi Maralfa, consulente dell'Ufficio Anticorruzione.
La società ha infatti presentato ricorso al TAR Puglia contro la decisione del Comune di revocare l'affidamento dell'impianto natatorio "Vincenzo De Cosmo", ottenuto al termine della gara. In sostanza, la Sport Project – anche come capofila del raggruppamento con Green City srl – chiede l'annullamento dell'atto con cui l'amministrazione ha fatto marcia indietro, bloccando la concessione prima della firma del contratto.
Su posizioni opposte il Comune di Molfetta, che si dice sicuro della legittimità delle proprie scelte e ha affidato la difesa al professor Agostino Meale, docente di diritto amministrativo all'Università di Bari.
La revoca dell'affidamento risale allo scorso ottobre ed è stata decisa dalla Giunta comunale dopo la relazione del segretario generale Ernesto Lozzi, basata sul parere legale dell'avvocato Bepi Maralfa, consulente dell'Ufficio Anticorruzione.



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