
Operaio in ospedale dopo caduta da impalcatura. La Camera del Lavoro: «La sicurezza non è un costo»
Le sue condizioni sono apparse subito gravi. Si trova al Policlinico di Bari
                Molfetta - venerdì 31 ottobre 2025
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            Nella mattinata di ieri un operaio è precipitato da un'impalcatura in via Leonardo Azzarita a Molfetta. Le sue condizioni sono apparse subito gravi, ed è stato trasportato in codice rosso al Policlinico di Bari.
"La Camera del Lavoro CGIL di Molfetta e la FILLEA CGIL Bari-Bat – dichiara Michele Jacono, coordinatore della Camera del Lavoro – ribadiscono con fermezza che la sicurezza sui luoghi di lavoro non è una voce di bilancio da comprimere, ma un sacro diritto. Uscire di casa per andare a lavorare e poterci tornare per rivedere i propri cari non è un favore: è un obbligo civile, morale e giuridico per datori di lavoro, istituzioni e organismi di vigilanza."
I dati regionali mostrano che quella pugliese è una situazione drammatica che non possiamo più ignorare: da gennaio a luglio 2025 in Puglia sono state presentate 16.391 denunce di infortunio sul lavoro e si sono registrati 38 infortuni mortali. Di queste vittime, 12 sono nel territorio della provincia di Bari. Questi numeri denunciano un peggioramento del fenomeno e la necessità di interventi immediati e strutturali.
Nei primi mesi del 2025 i segnali di allarme si sono ripetuti: rapporti e analisi mostrano un aumento degli infortuni mortali e delle malattie professionali in settori come edilizia, agricoltura e lavori su strada — comparti in cui la prevenzione è spesso trascurata. Le istituzioni competenti devono intervenire con controlli più rigorosi, con ispezioni immediate e con sanzioni severe contro chi mette a rischio la vita dei lavoratori.
"In questi giorni – afferma Davide Lavermicocca, segretario genarale FILLEA CGIL Bari-Bat - il Governo ha emanato il Decreto Sicurezza, che non dà alcuna risposta vera alle tante vittime di infortuni o alle migliaia di incidenti mortali ogni anno. Quel decreto non salverà nessuna vita: serve una riforma vera del sistema ispettivo che va potenziato e unificato per renderlo più efficace e operativo. Chiediamo subito la partecipazione attiva delle rappresentanze sindacali e dei RLS alle verifiche di sicurezza in ogni cantiere e luogo di lavoro e che le istituzioni locali sostengano, con risorse e ordini del giorno, politiche di prevenzione che non siano meri proclami ma fatti concreti".
"Esprimiamo tutta la nostra vicinanza al lavoratore coinvolto e alla sua famiglia, augurando una pronta e completa guarigione La vita dei lavoratori non può essere sacrificata sull'altare del profitto o della fretta. Non ci accontenteremo di parole e saremo in prima linea per ottenere verità, giustizia e misure concrete per prevenire altre tragedie".
                    "La Camera del Lavoro CGIL di Molfetta e la FILLEA CGIL Bari-Bat – dichiara Michele Jacono, coordinatore della Camera del Lavoro – ribadiscono con fermezza che la sicurezza sui luoghi di lavoro non è una voce di bilancio da comprimere, ma un sacro diritto. Uscire di casa per andare a lavorare e poterci tornare per rivedere i propri cari non è un favore: è un obbligo civile, morale e giuridico per datori di lavoro, istituzioni e organismi di vigilanza."
I dati regionali mostrano che quella pugliese è una situazione drammatica che non possiamo più ignorare: da gennaio a luglio 2025 in Puglia sono state presentate 16.391 denunce di infortunio sul lavoro e si sono registrati 38 infortuni mortali. Di queste vittime, 12 sono nel territorio della provincia di Bari. Questi numeri denunciano un peggioramento del fenomeno e la necessità di interventi immediati e strutturali.
Nei primi mesi del 2025 i segnali di allarme si sono ripetuti: rapporti e analisi mostrano un aumento degli infortuni mortali e delle malattie professionali in settori come edilizia, agricoltura e lavori su strada — comparti in cui la prevenzione è spesso trascurata. Le istituzioni competenti devono intervenire con controlli più rigorosi, con ispezioni immediate e con sanzioni severe contro chi mette a rischio la vita dei lavoratori.
"In questi giorni – afferma Davide Lavermicocca, segretario genarale FILLEA CGIL Bari-Bat - il Governo ha emanato il Decreto Sicurezza, che non dà alcuna risposta vera alle tante vittime di infortuni o alle migliaia di incidenti mortali ogni anno. Quel decreto non salverà nessuna vita: serve una riforma vera del sistema ispettivo che va potenziato e unificato per renderlo più efficace e operativo. Chiediamo subito la partecipazione attiva delle rappresentanze sindacali e dei RLS alle verifiche di sicurezza in ogni cantiere e luogo di lavoro e che le istituzioni locali sostengano, con risorse e ordini del giorno, politiche di prevenzione che non siano meri proclami ma fatti concreti".
"Esprimiamo tutta la nostra vicinanza al lavoratore coinvolto e alla sua famiglia, augurando una pronta e completa guarigione La vita dei lavoratori non può essere sacrificata sull'altare del profitto o della fretta. Non ci accontenteremo di parole e saremo in prima linea per ottenere verità, giustizia e misure concrete per prevenire altre tragedie".
 
                    


 
                             
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                             Ricevi aggiornamenti e contenuti da Molfetta
        
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