
Chiesa locale
Molfetta entra nella Quaresima con la processione della Croce
A mezzanotte la ritualità con la tradizionale "uscita" dalla Chiesa del Purgatorio
Molfetta - mercoledì 22 febbraio 2023
22.58
Molfetta entra ufficialmente nella Quaresima: ha preso il via stanotte l'inizio di un lungo percorso tra fede, tradizione e ritualità che arriverà fino alla Settimana Santa.
A mezzanotte in punto, al buio perché un quarto d'ora prima la pubblica illuminazione viene spenta, la Croce è stata portata fuori dalla Chiesa del Purgatorio. Sosta sul sagrato della Chiesa, mentre la campana batte il primo di trentatre rintocchi, seguita dalla campana della Cattedrale e da quella di altre chiese di Molfetta.
Per tutta la durata dei rintocchi la Croce resta ferma e viene illuminata solo dai lumini. Dopo il Ti-Tè, una musica che rappresenta le processioni a Molfetta, la Croce viene issata e comincia la processione che si scioglierà sulla scalinata del Calvario, quando è ancora notte fonda, come ricorda Orazio Panunzio in un suo scritto e come è ancora oggi. E, ogni anno si rinnova una tradizione.
Torna viva la pietà popolare, la religiosità che profuma di popolo l'elemento caratterizzante dei riti della Passione che, a Molfetta, si consuma, in modo preponderante, per strada, con le processioni che coinvolgono migliaia di persone ogni anno, da decenni. La città torna indietro nel tempo. I rumori del traffico vengono sostituiti dal suono delle marce funebri e dalle preghiere.
La religiosità popolare è esternata con gesti concreti. Ed è attorno a questi riti che si ritrova, forte, il senso di comunità. La Processione della Croce accompagna Molfetta nel periodo quaresimale che troverà il suo culmine nei riti della Settimana di Passione, prima, e della Settimana Santa, poi.
A mezzanotte in punto, al buio perché un quarto d'ora prima la pubblica illuminazione viene spenta, la Croce è stata portata fuori dalla Chiesa del Purgatorio. Sosta sul sagrato della Chiesa, mentre la campana batte il primo di trentatre rintocchi, seguita dalla campana della Cattedrale e da quella di altre chiese di Molfetta.
Per tutta la durata dei rintocchi la Croce resta ferma e viene illuminata solo dai lumini. Dopo il Ti-Tè, una musica che rappresenta le processioni a Molfetta, la Croce viene issata e comincia la processione che si scioglierà sulla scalinata del Calvario, quando è ancora notte fonda, come ricorda Orazio Panunzio in un suo scritto e come è ancora oggi. E, ogni anno si rinnova una tradizione.
Torna viva la pietà popolare, la religiosità che profuma di popolo l'elemento caratterizzante dei riti della Passione che, a Molfetta, si consuma, in modo preponderante, per strada, con le processioni che coinvolgono migliaia di persone ogni anno, da decenni. La città torna indietro nel tempo. I rumori del traffico vengono sostituiti dal suono delle marce funebri e dalle preghiere.
La religiosità popolare è esternata con gesti concreti. Ed è attorno a questi riti che si ritrova, forte, il senso di comunità. La Processione della Croce accompagna Molfetta nel periodo quaresimale che troverà il suo culmine nei riti della Settimana di Passione, prima, e della Settimana Santa, poi.