Maradona, l'addio di Terracenere: «Ci lascia il più forte della storia»
Il ricordo dell'ex calciatore molfettese
Molfetta - mercoledì 25 novembre 2020
22.03
Angelo Terracenere ha giocato 257 partite con il Bari e in quattro di queste ha affrontato Diego Armando Maradona, il "Dieci" per eccellenza che oggi ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo del pallone con la sua dipartita improvvisa all'età di 60 anni.
«Sono orgoglioso di averlo affrontato sul campo - ci racconta l'ex giocatore biancorosso - e posso dire senza dubbio che oggi ci lascia il calciatore più forte della storia. Un giocatore d'altri tempi, capace di creare panico contro qualsiasi difesa e in grado di non lamentarsi mai nonostante i numerosi falli che subiva, inevitabilmente, dagli avversari».
«Nelle quattro occasioni in cui ho affrontato Diego con la maglia del Bari ho dovuto marcarlo in diverse circostanze e in una partita sono stato anche espulso per doppia ammonizione. Era un giocatore immenso, generoso anche fuori dal campo perché tutti sognavano di avere la sua maglia dopo il fischio finale» prosegue l'ex calciatore molfettese.
«Conservo la sua maglia come un cimelio e oggi sono molto triste nel pensare che non ci sia più. Non oso immaginare lo stato d'animo con cui abbiano preso questa notizia a Napoli e in Argentina, dove Diego era davvero venerato come un personaggio unico nella storia di questo sport» conclude Terracenere.
«Sono orgoglioso di averlo affrontato sul campo - ci racconta l'ex giocatore biancorosso - e posso dire senza dubbio che oggi ci lascia il calciatore più forte della storia. Un giocatore d'altri tempi, capace di creare panico contro qualsiasi difesa e in grado di non lamentarsi mai nonostante i numerosi falli che subiva, inevitabilmente, dagli avversari».
«Nelle quattro occasioni in cui ho affrontato Diego con la maglia del Bari ho dovuto marcarlo in diverse circostanze e in una partita sono stato anche espulso per doppia ammonizione. Era un giocatore immenso, generoso anche fuori dal campo perché tutti sognavano di avere la sua maglia dopo il fischio finale» prosegue l'ex calciatore molfettese.
«Conservo la sua maglia come un cimelio e oggi sono molto triste nel pensare che non ci sia più. Non oso immaginare lo stato d'animo con cui abbiano preso questa notizia a Napoli e in Argentina, dove Diego era davvero venerato come un personaggio unico nella storia di questo sport» conclude Terracenere.