
Politica
Le forze progressiste di centrosinistra: «Adesso è tempo di cambiare aria»
Appuntamento domani alle 19 su Corso Umberto, altezza Galleria Patrioti Molfettesi
Molfetta - giovedì 12 giugno 2025
Le forze progressiste di centrosinistra hanno promosso un presidio e volantinaggio per chiedere le dimissioni immediate del sindaco Tommaso Minervini e un cambiamento politico per la città. A seguire, il testo della nota a firma di Alleanza Verdi e Sinistra, Area Pubblica, L'Alternativa, Partito della Rifondazione Comunista, Partito Democratico, Partito Socialista Italiano, Rinascere.
«Il Giudice per le Indagini preliminari presso il Tribunale di Trani, in accoglimento della richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Trani ha emesso una ordinanza applicativa di misure cautelari (arresti domiciliari, interdizioni, divieti di dimora in Molfetta)
Il Giudice ha arrestato il Sindaco Tommaso Minervini ritenendolo autore di reati gravissimi come la corruzione. Il Sindaco secondo il Giudice pilotava le gare di appalto per affidare i servizi a persone a lui vicine politicamente, in cambio di voti che gli hanno consentito di vincere le elezioni . I dirigenti comunali erano con lui sodali e uno tra essi , assieme al Sindaco , ha provato ad ostacolare le indagini della Procura di Trani che lo aveva scoperto.
Il Comune è fermo, la vita amministrativa paralizzata, e non si può continuare così se il sindaco pretende di restare in carica. Un sindaco arrestato non può essere capo di una Comunità.
Denunciamo da tempo questa situazione: 11 liste civiche, più interessate ai propri interessi che a quelli della città, hanno portato a 8 anni di declino economico, culturale e sociale. Molfetta si svuota, cresce solo l'edilizia inutile, si abbattono alberi, cala la raccolta differenziata, si privatizzano le spiagge, e l'unico "progetto" è sempre il porto.
Ma questa maggioranza, pur di restare al potere, si aggrappa alle poltrone.
Chiediamo le dimissioni immediate del Sindaco e della sua giunta. Molfetta non può rimanere prigioniera di questa classe dirigente. È il momento di cambiare.
Come forze civiche e politiche del centrosinistra e della sinistra, siamo pronti a costruire un'alternativa insieme. Servono idee nuove, energie e partecipazione. La città merita un futuro diverso».
«Il Giudice per le Indagini preliminari presso il Tribunale di Trani, in accoglimento della richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Trani ha emesso una ordinanza applicativa di misure cautelari (arresti domiciliari, interdizioni, divieti di dimora in Molfetta)
Il Giudice ha arrestato il Sindaco Tommaso Minervini ritenendolo autore di reati gravissimi come la corruzione. Il Sindaco secondo il Giudice pilotava le gare di appalto per affidare i servizi a persone a lui vicine politicamente, in cambio di voti che gli hanno consentito di vincere le elezioni . I dirigenti comunali erano con lui sodali e uno tra essi , assieme al Sindaco , ha provato ad ostacolare le indagini della Procura di Trani che lo aveva scoperto.
Il Comune è fermo, la vita amministrativa paralizzata, e non si può continuare così se il sindaco pretende di restare in carica. Un sindaco arrestato non può essere capo di una Comunità.
Denunciamo da tempo questa situazione: 11 liste civiche, più interessate ai propri interessi che a quelli della città, hanno portato a 8 anni di declino economico, culturale e sociale. Molfetta si svuota, cresce solo l'edilizia inutile, si abbattono alberi, cala la raccolta differenziata, si privatizzano le spiagge, e l'unico "progetto" è sempre il porto.
Ma questa maggioranza, pur di restare al potere, si aggrappa alle poltrone.
Chiediamo le dimissioni immediate del Sindaco e della sua giunta. Molfetta non può rimanere prigioniera di questa classe dirigente. È il momento di cambiare.
Come forze civiche e politiche del centrosinistra e della sinistra, siamo pronti a costruire un'alternativa insieme. Servono idee nuove, energie e partecipazione. La città merita un futuro diverso».