Il locale Sacro
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Cronaca

La replica del Sacro: «Nessuna aggressione, nessun buttafuori ferito»

Per gli avvocati Calò e Iurlaro «la ricostruzione non risulta veritiera», un'auto «ha incautamente investito uno dei clienti»

«La ricostruzione degli eventi offerta non risulta veritiera» in quanto, «all'esterno dell'esercizio pubblico e ad evento ormai conclusosi, un avventore, nell'eseguire una manovra in retromarcia, incautamente investiva uno dei clienti. È bene precisare che nessun'altra persona, oltre al cliente investito, ha riportato lesioni».

Gli avvocati Andrea Calò e Dario Iurlaro, «per conto del sig. Giuseppe Cormio, amministratore e gestore dell'esercizio pubblico Sacro», dove nei giorni scorsi si è registrato un intervento dei Carabinieri della Compagnia di Molfetta rispondono a tono «alla presunta aggressione avvenuta» all'esterno di uno dei più rinomati locali notturni della movida locale: «L'attività è estranea alla vicenda, posto che il fatto è avvenuto al di fuori», aveva già scritto la redazione di MolfettaViva.it.

«Con riferimento agli articoli pubblicati nei giorni scorsi su alcune testate giornalistiche locali in merito alla presunta aggressione avvenuta presso il locale Sacro di Molfetta, gli avvocati Andrea Calò e Dario Iurlaro per conto del sig. Giuseppe Cormio, amministratore e gestore del predetto esercizio pubblico, precisano quanto segue.

La ricostruzione degli eventi offerta non risulta affatto veritiera dal momento che, i fatti, rappresentati erroneamente come accaduti in data diversa rispetto a quella effettiva, si sono svolti all'esterno dell'esercizio pubblico e precipuamente nell'area parcheggio.

In dette circostanze, ad evento ormai conclusosi, un avventore, nell'eseguire una manovra in retromarcia, incautamente investiva uno dei clienti, per poi terminare la manovra impattando contro il cancello di ingresso, danneggiandolo. È bene precisare che nessun'altra persona, oltre al cliente investito, ha riportato lesioni.

Quanto è stato pubblicato in ordine a presunti feriti, ovvero a risse ovvero a regolamenti di conti che si sarebbero consumati quella sera, è frutto di una capziosa mistificazione degli accadimenti.

Tale precisazione si ritiene doverosa in ragione del discredito subìto in questi giorni dalla proprietà dell'esercizio commerciale, che in ogni caso
- conclude la nota - si riserva di agire a tutela della propria immagine nelle opportune sedi».
  • Andrea Calò
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  • Sacro Molfetta
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