
Chiesa locale
Conclusa la Settimana Santa. A Molfetta di nuovo riti senza tempo
Grandissima affluenza di fedeli, appassionati e semplici cittadini. Tanti i turisti
Molfetta - domenica 17 aprile 2022
La processione de "La Pietà" è conclusa.
Il grande portone d'ingresso alla Chiesa del Purgatorio si chiude. Metaforicamente è la fine della Settimana Santa e di quei riti che fanno di Molfetta un unicum nel mondo.
Nel 2022 la città è tornata a vivere riti senza tempo. E ha dimostrato di averne ancora bisogno.
È l'affluenza ai "sepolcri" del Giovedi Santo e alle processioni ad averlo dimostrato.
Al borgo, a Corso Dante e lungo le strade, notte e giorno, in tanti hanno assistito agli eventi, racchiusi nel silenzio rotto solo dalle struggenti note delle marce funebri e dalla litania del "ti-tè".
Ed è così che si sono conclusi i riti della Settimana Santa molfettese, anticipati a inizio Quaresima dall'altrettanta suggestiva processione de "La Croce", anch'essa vissuta con grande partecipazione.
L'apertura mattutina Giovedi Santo della Chiesa di Santo Stefano e del Purgatorio ha amplificato tutto, consentendo a molta più gente di ammirare i "Cinque misteri" e le statue di Cozzoli.
Il grande portone d'ingresso alla Chiesa del Purgatorio si chiude. Metaforicamente è la fine della Settimana Santa e di quei riti che fanno di Molfetta un unicum nel mondo.
Nel 2022 la città è tornata a vivere riti senza tempo. E ha dimostrato di averne ancora bisogno.
È l'affluenza ai "sepolcri" del Giovedi Santo e alle processioni ad averlo dimostrato.
Al borgo, a Corso Dante e lungo le strade, notte e giorno, in tanti hanno assistito agli eventi, racchiusi nel silenzio rotto solo dalle struggenti note delle marce funebri e dalla litania del "ti-tè".
Ed è così che si sono conclusi i riti della Settimana Santa molfettese, anticipati a inizio Quaresima dall'altrettanta suggestiva processione de "La Croce", anch'essa vissuta con grande partecipazione.
L'apertura mattutina Giovedi Santo della Chiesa di Santo Stefano e del Purgatorio ha amplificato tutto, consentendo a molta più gente di ammirare i "Cinque misteri" e le statue di Cozzoli.