
Cronaca
«L’ex giudice De Benedictis è troppo malato per andare in carcere»
Le conclusioni della perizia dei consulenti nominati dal Tribunale di Sorveglianza: le condizioni di salute non sono compatibili
Molfetta - mercoledì 21 maggio 2025
10.56
Le condizioni di salute dell'ex giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Giuseppe De Benedictis -, condannato in via definitiva a 9 anni di reclusione per i reati di traffico e detenzione di armi ed esplosivi, e a 7 anni di carcere per il reato di corruzione in atti giudiziari - non sono compatibili col regime carcerario.
È questa la conclusione alla quale sono arrivati i consulenti nominati dal Tribunale di Sorveglianza di Bari, chiamato a decidere sul differimento della esecuzione della pena nei confronti dell'ex magistrato, ai domiciliari dal novembre 2021. Nel 2024, nei suoi confronti, è diventata definitiva la condanna per il maxi arsenale di armi - nelle carte dell'inchiesta si parlava di circa 193 pezzi tra mitragliatori, pistole e cartucce - nascosto nella villa di Andria dell'imprenditore Antonio Tannoia.
Nello scorso mese di marzo, invece, è passata in giudicato la condanna per i quattro ordini di scarcerazione emessi dietro il pagamento di altrettante tangenti da parte dell'avvocato Giancarlo Chiariello. I periti nominati dal Tribunale, oltre alla Procura Generale, hanno univocamente dichiarato che le condizioni di salute di De Benedictis - affetto da una serie di patologie croniche ed irreversibili - non gli consentirebbero di essere adeguatamente assistito in un istituto penitenziario.
Oltre a loro, anche i consulenti della difesa (avvocati Saverio Ingraffia e Filippo Castellaneta), hanno dichiarato che le condizioni di salute di De Benedictis non gli consentirebbero di essere adeguatamente curato in un istituto penitenziario. Il Tribunale del capoluogo si è riservato, la decisione arriverà nei prossimi giorni.
È questa la conclusione alla quale sono arrivati i consulenti nominati dal Tribunale di Sorveglianza di Bari, chiamato a decidere sul differimento della esecuzione della pena nei confronti dell'ex magistrato, ai domiciliari dal novembre 2021. Nel 2024, nei suoi confronti, è diventata definitiva la condanna per il maxi arsenale di armi - nelle carte dell'inchiesta si parlava di circa 193 pezzi tra mitragliatori, pistole e cartucce - nascosto nella villa di Andria dell'imprenditore Antonio Tannoia.
Nello scorso mese di marzo, invece, è passata in giudicato la condanna per i quattro ordini di scarcerazione emessi dietro il pagamento di altrettante tangenti da parte dell'avvocato Giancarlo Chiariello. I periti nominati dal Tribunale, oltre alla Procura Generale, hanno univocamente dichiarato che le condizioni di salute di De Benedictis - affetto da una serie di patologie croniche ed irreversibili - non gli consentirebbero di essere adeguatamente assistito in un istituto penitenziario.
Oltre a loro, anche i consulenti della difesa (avvocati Saverio Ingraffia e Filippo Castellaneta), hanno dichiarato che le condizioni di salute di De Benedictis non gli consentirebbero di essere adeguatamente curato in un istituto penitenziario. Il Tribunale del capoluogo si è riservato, la decisione arriverà nei prossimi giorni.