Giovanni Infante
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Politica

Infante: «Amministrazione comunale allo sbando. Aleggia la confusione»

Le parole del consigliere in merito a quanto emerso dall'ultima assise

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa a firma del consigliere comunale Giovanni Infante:

"Il Consiglio Comunale di lunedì 14 novembre ha certificato in maniera plastica la confusione che aleggia nell'amministrazione di Tommaso Minervini, lasciando intravedere le prime fratture nella maggioranza. Ad aggiungere aleatorietà a questo quadro, ci ha pensato il Presidente del Consiglio Amato che contravvenendo al Regolamento del Consiglio Comunale, ha ben deciso di schedare tutte le cittadine e i cittadini, giunti nell'aula consiliare per assistere alla massima assise cittadina. Un atteggiamento incomprensibile, non giustificabile con generiche motivazioni di sicurezza e che ha invece il concreto risultato di allontanare ancora di più cittadinanza e istituzioni".

"Dopo la convalida della consigliera Annamaria Gagliardi a cui porgiamo i nostri auguri di buon lavoro, il consigliere Infante ha potuto presentare l'interrogazione sullo stato delle opere di urbanizzazione del comparto 17, a cui ha risposto l'assessore de Candia. Tuttavia, come dichiarato durante la seduta, non possiamo ritenerci soddisfatti delle risposte ricevute. Innanzitutto perché dopo 13 anni dalla costruzione della prima palazzina nel comparto, è impensabile che siano ancora "in corso le procedure per l'appalto dei lavori" per la viabilità in via Modigliani. Qual è lo stato della gara d'appalto? Quando verrà chiusa? Quando inizieranno e quando verranno completati i lavori? A ciò si aggiunge, la risposta evasiva circa il ripristino e la messa in sicurezza della voragine che ha preso il posto della piastra dei servizi del lotto 10, il Comune sta interloquendo con la Curatela fallimentare della società proprietaria del suolo, ma tutt'altro che scontato è l'esito e i tempi di tale interlocuzione. Nel frattempo, un intero quartiere è al palo, completamente dimenticato da questa amministrazione".

"A seguire, si è discusso del rinnovo della Convenzione per il Piano Sociale di Zona, strumento essenziale per la gestione degli interventi socio-assistenziali per i Comuni di Molfetta e Giovinazzo, che verrà redatto in un secondo momento. Un provvedimento che avrebbe potuto essere approvato all'unanimità, qualora l'amministrazione avesse condiviso la messa appunto della delibera con le opposizioni, costringendoci invece ad un'astensione. Ci auguriamo che in fase di redazione del Piano, tra le altre associazioni possa essere ascoltata la voce del Comitato di Monitoraggio dei fenomeni delinquenziali, ad oggi non ancora convocato nonostante i nostri innumerevoli solleciti".

"Abbiamo invece votato contrariamente allo scostamento di bilancio proposto dall'amministrazione, predisposto per coprire il debito con il consorzio ASI e per includere a bilancio i provvedimenti finanziati con fondi PNRR. La nostra scelta è conseguenza di un piano annuale delle opere pubbliche che è una lista dei desideri e che, quando manca poco più di un mese alla fine dell'anno, contempla una serie di opere lungi dall'essere cantierizzate e tantomeno realizzate. A questo si aggiunge l'idea sbagliata dell'amministrazione di considerare il consiglio comunale come mero ente certificatore di decisioni prese altrove, come denunciato da componenti stesse della maggioranza".

"Infine, l'ultimo punto riguardante il contenzioso tra Comune e Consorzio ASI è stato ritirato dal Sindaco stesso, una volta che le opposizioni di centrodestra hanno presentato istanza pregiudiziale di legittimità. Di fatto, una delibera scritta male prevedeva che il contenzioso potesse chiudersi mediante una transazione finanziaria dal Comune al Consorzio di entità ignota. Insomma un pastrocchio in piena regola: il Sindaco e la sua maggioranza hanno approvato uno scostamento di bilancio per coprire una transazione di cui non conoscono l'entità".

"Su questo e su tanto altro continueremo la nostra battaglia in consiglio e per le strade, provando a riportare al centro del dibattito i bisogni concreti delle persone e le criticità che affliggono i vari quartieri della Città, spesso dimenticati da un'amministrazione pasticciona e senza visione, che si limita spesso a gestire (male) l'esistente".
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