
Il "PalaPoli" torna al Comune di Molfetta: l'impianto lasciato dall'omonima associazione
La Giunta dà l'ok alla risoluzione del contratto
Molfetta - martedì 12 novembre 2019
8.30
La Giunta comunale ha deliberato l'accettazione e l'approvazione dell'accordo bonario con l'associazione "PalaPoli", detentrice del diritto di gestione dell'omonimo palazzetto dello sport di Molfetta.
In particolare l'associazione si impegna a rilasciare immediatamente l'impianto nel pieno potere dell'Ente che ne è il proprietario e a pagare a quest'ultimo la somma di circa 21 mila Euro "a saldo e stralcio di ogni pretesa derivante dal rapporto di gestione", si legge nel verbale della seduta della Giunta la quale accetta pure la liquidazione della somma in cinque anni con le parti che si impegnano anche a rinunciare a ogni azione legale futura sulla vicenda.
E' questa la notizia delle ultime ore, seppure circolata a mò di indiscrezione tra gli addetti ai lavori negli ultimi giorni. Notizia che si inserisce in quelle che stanno coinvolgendo tutti gli altri grandi impianti sportivi del Comune di Molfetta: al PalaPanunzio continuano i lavori, al PalaFiorentini si procede nell'iter burocratico che decreterà la nuova gestione, stessa cosa allo stadio "Paolo Poli".
Ma da dove nasce l'esigenza dell'accordo sul palazzetto della zona 167 di Molfetta?
La storia, alquanto lunga, viene ricostruita negli stessi documenti ufficiali del Comune che nell'ormai lontano 2005 stipula un contatto: la gestione dell'immobile andava all'associazione che avrebbe eseguito la manutenzione ordinaria e avrebbe pagato le utenze relative ai consumi di acqua, elettricità, gas, pulizia.
Nel 2014 il primo attrito: il Comune chiede il pagamento delle utenze maturate fin da maggio 2006 per 240 mila Euro. Secca la risposta della associazione: contestazione della somma che, secondo l'associazione, comprendeva anche i consumi dei vani locati dal Comune di Molfetta a terzi.
Di qui, poi, un susseguirsi di missive, incontri, sopralluoghi con il gestore che nel frattempo provvedeva anche a sistemare l'impianto con il ripristino dei muri pericolanti o della recinzione esterna, ad esempio.
Ecco, così, la decisione finale.
In particolare l'associazione si impegna a rilasciare immediatamente l'impianto nel pieno potere dell'Ente che ne è il proprietario e a pagare a quest'ultimo la somma di circa 21 mila Euro "a saldo e stralcio di ogni pretesa derivante dal rapporto di gestione", si legge nel verbale della seduta della Giunta la quale accetta pure la liquidazione della somma in cinque anni con le parti che si impegnano anche a rinunciare a ogni azione legale futura sulla vicenda.
E' questa la notizia delle ultime ore, seppure circolata a mò di indiscrezione tra gli addetti ai lavori negli ultimi giorni. Notizia che si inserisce in quelle che stanno coinvolgendo tutti gli altri grandi impianti sportivi del Comune di Molfetta: al PalaPanunzio continuano i lavori, al PalaFiorentini si procede nell'iter burocratico che decreterà la nuova gestione, stessa cosa allo stadio "Paolo Poli".
Ma da dove nasce l'esigenza dell'accordo sul palazzetto della zona 167 di Molfetta?
La storia, alquanto lunga, viene ricostruita negli stessi documenti ufficiali del Comune che nell'ormai lontano 2005 stipula un contatto: la gestione dell'immobile andava all'associazione che avrebbe eseguito la manutenzione ordinaria e avrebbe pagato le utenze relative ai consumi di acqua, elettricità, gas, pulizia.
Nel 2014 il primo attrito: il Comune chiede il pagamento delle utenze maturate fin da maggio 2006 per 240 mila Euro. Secca la risposta della associazione: contestazione della somma che, secondo l'associazione, comprendeva anche i consumi dei vani locati dal Comune di Molfetta a terzi.
Di qui, poi, un susseguirsi di missive, incontri, sopralluoghi con il gestore che nel frattempo provvedeva anche a sistemare l'impianto con il ripristino dei muri pericolanti o della recinzione esterna, ad esempio.
Ecco, così, la decisione finale.