Nico Ayroldi e Samuele Gambino
Nico Ayroldi e Samuele Gambino

Il molfettese Nicolò Ayroldi in scena con "Io Mi Ricordo Quando" insieme a Samuele Gambino

L'attore ancora alla ribalta dopo il grande successo del monologo "Sono una Bomba - La storia di Peppino Impastato"

Nicolò Ayroldi inizia oggi la residenza presso la Cittadella degli Artisti, per la creazione e conclusione del suo spettacolo nato nel 2022, in compagnia del suo collega e compagno di studi Samuele Gambino. Opera che sarà poi mostrata al pubblico in una prova finale aperta il 19 settembre.

«Il successo è una parola che può essere fraintesa - spiega l'attore - ma sono felice di aver visto l'ultima volta tanti molfettesi a Teatro. Dopo lo spettacolo sembrava di stare in famiglia. Mi fa sentire apprezzato e accettato artisticamente nel territorio. È ciò che desideravo da tempo, costruire uno spettacolo nella mia città. Ho sempre sognato Molfetta come fondamenta, un periodo prenatale, per questo ho deciso di concludere qui l'opera. Ci tengo in primis a ringraziare Floriano Mongelli per la disponibilità del teatro Molfettese e Teresa Ludovico, direttrice di Teatri di Bari, per la fiducia nei miei confronti datami dopo il mio debutto qui».

In cosa va individuata la genesi dell'opera e di cosa tratta?
«"Io Mi Ricordo Quando" è una drammaturgia nata da un flusso di ricordi autobiografici legati alla figura paterna, in cui due voci, due memorie si incontrano, si intrecciano, si scontrano e si allontanano, creando una nuova realtà che li accomuna».

«L'idea - ha spiegato Nicolò - è nata dopo aver lavorato con Fabiana Iacozzilli sul testo"Questo figlio" di Joel Pommerat, drammaturgo francese contemporaneo. Qualche mese dopo, una sera ho chiamato Sam: "Vuoi creare con me uno spettacolo dove parliamo dei nostri padri?". Sapevo che insieme a lui avrei potuto condividere racconti intimi e profondi, creare uno scambio dialettico libero che infrangesse delicatamente le nostre paure legate al passato. Era la persona giusta per questo viaggio tortuoso e luminoso. Siamo partiti dall'idea di ricreare un concerto in uno spazio scenico, precisamente un concerto rock come unica forma performativa all'altezza di raccontare questi ricordi fugaci, pieni di rabbia e rancori. Con lo svolgersi del lavoro il tutto si è sviluppato in un concerto misero, senza strumenti ad eccezione del microfono. Le nostre voci precipitano vorticosamente in un suono rude e stridulo che solo nel linguaggio volgare, dialettale e radicale si può ritrovare. Il molfettese che si intreccia con la lingua catanese. È la prima volta - dice Nicolò - che scrive per il teatro in dialetto molfettese. Lo spettacolo ha elementi comici, drammatici e tragici. Una rapsodia di stili che porta ad uno spettacolo non decifrabile. Ci sono vari riferimenti a opere passate, ad esempio a Edipo Re e alla riscrittura Pasoliniana nel sua opera "Affabulazione". Edipo mostra tutte le fragilità dell'animo umano in quel bivio che ci divide tra fato e scelte personali» racconta l'attore».

Da quando state lavorando su questo spettacolo?
«Lo spettacolo è stato presentato prima in forma di corto al Festival d'Arte Spaccata a giugno del 2022. Primo tassello importante. Secondo tassello è stata la presentazione del lavoro nella rassegna "Sciccherie" a Carrozzerie N.o.t. Tengo a precisare l'importanza di questi spazi teatrali che oggi valorizzano gli artisti emergenti del territorio romano».
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Questa volta non hai scelto un monologo ma un dialogo, come mai?
«Specifico che anche un monologo è un dialogo. Questa volta, attraverso l'intreccio della mia esperienza di vita e quella di Sam, sapevo di poter trovare un conflitto che mi avrebbe aperto nuove porte drammaturgiche. Le nostre storie così diverse ma così simili, dialogando, credo che abbiano trovato un punto in comune con le storie di ognuno. In fondo tutti hanno avuto un padre e siamo tutti dei figli».

Con quale stato d'animo riporti una tua opera a Molfetta dopo il successo di alcuni mesi fa?
«"Io Mi Ricordo Quando" è un progetto intimo e fragile, che tocca ricordi personali e fatti realmente vissuti e crediamo che il tema "padre-figlio" in questo periodo ricco di cambiamenti possa suscitare dialoghi e riflessioni».

"Io Mi Ricordo Quando" di Ayroldi/Gambino
19 settembre presso La cittadella degli artisti
Apertura porte 20:00
Inizio spettacolo 20:30
6 fotoIl nuovo spettacolo di Nico Ayroldi e Samuele Gambino
Lo spettacolo di Nico Ayoldi e Samuele GambinoLo spettacolo di Nico Ayoldi e Samuele GambinoLo spettacolo di Nico Ayoldi e Samuele GambinoLo spettacolo di Nico Ayoldi e Samuele GambinoLo spettacolo di Nico Ayoldi e Samuele GambinoNick sam
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