
Cronaca
Ieri in onda il servizio de "Le Iene" sull'indagine al Comune di Molfetta
La troupe di Mediaset nella sede di Lama Scotella per un contatto diretto con il Sindaco
Molfetta - mercoledì 4 giugno 2025
9.35
Nella serata di ieri è andata in onda su Italia Uno l'ultima puntata stagionale de "Le Iene" e, come atteso, c'è stato un servizio anche dedicato all'indagine in corso al Comune di Molfetta. Un terremoto giudiziario ha scosso l'ente alla fine di aprile.
La Procura della Repubblica di Trani aveva richiesto gli arresti domiciliari per il sindaco Tommaso Minervini, allora al suo secondo mandato e alla guida di una giunta composta da liste civiche. Il primo cittadino è stato poi ascoltato a inizio maggio, insieme ad altri soggetti coinvolti, in un'interrogazione preventiva, come previsto dal codice penale, nell'ambito di una complessa inchiesta che aveva coinvolto in totale otto persone, tra cui imprenditori e funzionari pubblici locali.
L'indagine, partita dopo il sequestro dell'area mercatale di viale Monsignor Bello, aveva fatto emergere presunti favori concessi a imprenditori in cambio di sostegno elettorale. La vicenda ruotava intorno a una serie di appalti e gare pubbliche che, secondo la Procura, sarebbero stati manipolati, con il diretto coinvolgimento del sindaco e di alcuni dirigenti comunali. Le ipotesi di reato contestate agli indagati erano gravi: corruzione, turbativa d'asta, peculato e falso.
In totale, gli accertamenti della Procura avevano portato a 21 capi di imputazione. L'inchiesta rappresentava l'esito di un'indagine avviata tre anni prima dalla Guardia di Finanza di Molfetta, che aveva già esaminato presunte irregolarità nella gara per la realizzazione di una nuova area mercatale, progetto che era stato successivamente posto sotto sequestro.
A questo link, il servizio andato in onda in tv con il contatto diretto tra alcune delle persone coinvolte nelle indagini.
La Procura della Repubblica di Trani aveva richiesto gli arresti domiciliari per il sindaco Tommaso Minervini, allora al suo secondo mandato e alla guida di una giunta composta da liste civiche. Il primo cittadino è stato poi ascoltato a inizio maggio, insieme ad altri soggetti coinvolti, in un'interrogazione preventiva, come previsto dal codice penale, nell'ambito di una complessa inchiesta che aveva coinvolto in totale otto persone, tra cui imprenditori e funzionari pubblici locali.
L'indagine, partita dopo il sequestro dell'area mercatale di viale Monsignor Bello, aveva fatto emergere presunti favori concessi a imprenditori in cambio di sostegno elettorale. La vicenda ruotava intorno a una serie di appalti e gare pubbliche che, secondo la Procura, sarebbero stati manipolati, con il diretto coinvolgimento del sindaco e di alcuni dirigenti comunali. Le ipotesi di reato contestate agli indagati erano gravi: corruzione, turbativa d'asta, peculato e falso.
In totale, gli accertamenti della Procura avevano portato a 21 capi di imputazione. L'inchiesta rappresentava l'esito di un'indagine avviata tre anni prima dalla Guardia di Finanza di Molfetta, che aveva già esaminato presunte irregolarità nella gara per la realizzazione di una nuova area mercatale, progetto che era stato successivamente posto sotto sequestro.
A questo link, il servizio andato in onda in tv con il contatto diretto tra alcune delle persone coinvolte nelle indagini.