
Chiesa locale
Don Tonino Bello è venerabile. La cerimonia nella Cattedrale di Molfetta
Applausi scroscianti dei fedeli alla lettura del Decreto
Molfetta - sabato 15 gennaio 2022
18.31
Don Tonino Bello è venerabile e finalmente la sua chiesa, la sua Diocesi ha potuto celebrarlo.
Si è svolta, infatti, oggi la Santa Messa nella quale il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha dato lettura del decreto del conferimento del titolo all'indimenticato Vescovo di Molfetta firmato da Papa Francesco.
"La carità fu l'ideale supremo del Servo di Dio - è uno dei passi più significativi del Decreto - ed egli la rendeva personalmente nel contesto ecclesiale, sociale, politico"
"Curava le ferite interiori, condivideva le ferite di tanti e sopportò con fiducia e fortezza le atroci sofferenze della malattia, si spense raccomandandosi alla Madonna", ha scritto ancora il Santo Padre.
Davanti a una Cattedrale gremita (nel rispetto dell disposizioni anti Covid), infine, la lettura della parte più importante del Decreto: "Sono provate le virtù teologali verso Dio e il prossimo e qheqhelle cardinali in grado eroico del servo di Dio Antonio Bello".
A seguire un applauso scrosciante da parte del clero presente ma anche della famiglia e delle autorità civili più importanti.
Toccante anche l'omelia del Cardinale Semeraro, a Molfetta per 35 anni e vice rettore del seminario regionale nella nostra città, anni che il prelato ricorda con commozione.
Il Cardinale si è soffermato sul rapporto tra don Tonino e la Madonna dei Martiri con la preghiera a Maria "che dobbiamo rivolgere - ha detto all'adunanza dei fedeli - anche noi in questa Chiesa che ha avuto in don Tonino immagine, simbolo, amico".
A fine cerimonia Monsignor Cornacchia ha donato al Cardinale Semeraro la casula indossata dal clero in occasione della visita di Papa Francesco il 20 aprile 2018.
Si è svolta, infatti, oggi la Santa Messa nella quale il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha dato lettura del decreto del conferimento del titolo all'indimenticato Vescovo di Molfetta firmato da Papa Francesco.
"La carità fu l'ideale supremo del Servo di Dio - è uno dei passi più significativi del Decreto - ed egli la rendeva personalmente nel contesto ecclesiale, sociale, politico"
"Curava le ferite interiori, condivideva le ferite di tanti e sopportò con fiducia e fortezza le atroci sofferenze della malattia, si spense raccomandandosi alla Madonna", ha scritto ancora il Santo Padre.
Davanti a una Cattedrale gremita (nel rispetto dell disposizioni anti Covid), infine, la lettura della parte più importante del Decreto: "Sono provate le virtù teologali verso Dio e il prossimo e qheqhelle cardinali in grado eroico del servo di Dio Antonio Bello".
A seguire un applauso scrosciante da parte del clero presente ma anche della famiglia e delle autorità civili più importanti.
Toccante anche l'omelia del Cardinale Semeraro, a Molfetta per 35 anni e vice rettore del seminario regionale nella nostra città, anni che il prelato ricorda con commozione.
Il Cardinale si è soffermato sul rapporto tra don Tonino e la Madonna dei Martiri con la preghiera a Maria "che dobbiamo rivolgere - ha detto all'adunanza dei fedeli - anche noi in questa Chiesa che ha avuto in don Tonino immagine, simbolo, amico".
A fine cerimonia Monsignor Cornacchia ha donato al Cardinale Semeraro la casula indossata dal clero in occasione della visita di Papa Francesco il 20 aprile 2018.