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Cronaca
Arresti a Molfetta, anche la difesa di Totorizzo ricorrerà al Riesame
Secondo l'avvocato Masellis, l'imprenditore portuale «ha già chiarito innumerevoli aspetti di questa vicenda che lo riguarda»
Molfetta - sabato 7 giugno 2025
10.09
«In riferimento all'unico episodio contestato al mio assistito preannuncio che sarà proposta l'impugnazione avverso detto provvedimento innanzi al Tribunale del Riesame, nonostante sia stata applicata, rispetto a quella richiesta, una misura più blanda». Lo ha detto Maurizio Masellis, difensore di Vito Leonardo Totorizzo.
All'imprenditore portuale, da ieri, è stato notificato il divieto di contrarre per un anno nell'ambito di un'inchiesta della Procura della Repubblica di Trani su presunte irregolarità relative all'affidamento di appalti in cambio di voti. A carico delll'80enne, la giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Marina Chiddo, ha riconosciuto la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per i reati di turbativa d'asta, turbata libertà di scelta del contraente, falso in atti pubblici e corruzione.
La misura, eseguita dai militari della Guardia di Finanza, è stata decisa dopo l'interrogatorio preventivo dello scorso 2 maggio. Agli arresti domiciliari sono finiti il sindaco Tommaso Minervini, di 70 anni, e la dirigente comunale Lidia De Leonardis, 58 anni, di Bari. Interdizione per un anno per i dirigenti comunali Alessandro Binetti, 58 anni, di Bari e Domenico Satalino, 54 anni, di Bari, e divieto di dimora a Molfetta per l'ex luogotenente Michele Pizzo, di 60 anni, residente a Molfetta.
«Totorizzo ha già chiarito innumerevoli aspetti di questa vicenda che lo riguarda nell'interrogatorio - ha concluso Masellis - e, inoltre, precisa, a smentita di quanto apparso su alcune testate giornalistiche, come mai nessuna neppure parziale ammissione ai fatti contestati sia mai stata resa innanzi alla Autorità Giudiziaria».
All'imprenditore portuale, da ieri, è stato notificato il divieto di contrarre per un anno nell'ambito di un'inchiesta della Procura della Repubblica di Trani su presunte irregolarità relative all'affidamento di appalti in cambio di voti. A carico delll'80enne, la giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Marina Chiddo, ha riconosciuto la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per i reati di turbativa d'asta, turbata libertà di scelta del contraente, falso in atti pubblici e corruzione.
La misura, eseguita dai militari della Guardia di Finanza, è stata decisa dopo l'interrogatorio preventivo dello scorso 2 maggio. Agli arresti domiciliari sono finiti il sindaco Tommaso Minervini, di 70 anni, e la dirigente comunale Lidia De Leonardis, 58 anni, di Bari. Interdizione per un anno per i dirigenti comunali Alessandro Binetti, 58 anni, di Bari e Domenico Satalino, 54 anni, di Bari, e divieto di dimora a Molfetta per l'ex luogotenente Michele Pizzo, di 60 anni, residente a Molfetta.
«Totorizzo ha già chiarito innumerevoli aspetti di questa vicenda che lo riguarda nell'interrogatorio - ha concluso Masellis - e, inoltre, precisa, a smentita di quanto apparso su alcune testate giornalistiche, come mai nessuna neppure parziale ammissione ai fatti contestati sia mai stata resa innanzi alla Autorità Giudiziaria».