
Cronaca
Appalti e favori: cinque rischiano i domiciliari, oggi gli interrogatori
Il primo ad essere ascoltato dalla gip Chiddo sarà il sindaco Minervini difeso dagli avvocati Malcangi e Poli. A seguire gli altri sette indagati
Molfetta - venerdì 2 maggio 2025
6.55
Si parte oggi con gli interrogatori preventivi degli 8, sui 21 indagati nell'inchiesta su appalti e presunti favori, per cui i pubblici ministeri Francesco Tosto, Giuseppe Francesco Aiello e Marco Gambardella hanno invocato misure cautelari. Nell'elenco ci sono il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, e tre dirigenti comunali.
Tutti sono accusati, a vario titolo, di turbativa d'asta, corruzione, peculato e depistaggio. Oggi toccherà al primo cittadino, difeso dagli avvocati Mario Malcangi e Tommaso Poli. Poi a seguire anche i dirigenti comunali Lidia De Leonardis (avvocato Michele Laforgia) e Alessandro Binetti (avvocati Nunzio Palmiotto e Felice Petruzzella), l'imprenditore Vito Leonardo Totorizzo (avvocato Maurizio Masellis), e pure l'autista del sindaco, Tommaso Messina (avvocato Felice Petruzzella).
Oltre a loro, questa mattina a partire dalle ore 09.30 all'interno dell'aula Lovecchio del Tribunale di Trani, compariranno altre 3 persone. I pubblici ministeri, nella loro richiesta cautelare, infine, hanno invocato il divieto di dimora a Molfetta per l'ex luogotenente della Guardia di Finanza, Michele Pizzo (avvocato Andrea Calò), per il dirigente comunale Domenico Satalino (avvocato Domenico D'Alessandro) e anche per il funzionario comunale Mario Morea (avvocato Nunzio Palmiotto).
Tutti potranno fornire la propria versione dei fatti dinanzi alla giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Marina Chiddo, che si esprimerà poi su gravi indizi, sulle esigenze cautelari e quindi sulle considerazioni fatte dalla Procura della Repubblica di Trani nel ritenere necessari i provvedimenti cautelari per tutti.
Tutti sono accusati, a vario titolo, di turbativa d'asta, corruzione, peculato e depistaggio. Oggi toccherà al primo cittadino, difeso dagli avvocati Mario Malcangi e Tommaso Poli. Poi a seguire anche i dirigenti comunali Lidia De Leonardis (avvocato Michele Laforgia) e Alessandro Binetti (avvocati Nunzio Palmiotto e Felice Petruzzella), l'imprenditore Vito Leonardo Totorizzo (avvocato Maurizio Masellis), e pure l'autista del sindaco, Tommaso Messina (avvocato Felice Petruzzella).
Oltre a loro, questa mattina a partire dalle ore 09.30 all'interno dell'aula Lovecchio del Tribunale di Trani, compariranno altre 3 persone. I pubblici ministeri, nella loro richiesta cautelare, infine, hanno invocato il divieto di dimora a Molfetta per l'ex luogotenente della Guardia di Finanza, Michele Pizzo (avvocato Andrea Calò), per il dirigente comunale Domenico Satalino (avvocato Domenico D'Alessandro) e anche per il funzionario comunale Mario Morea (avvocato Nunzio Palmiotto).
Tutti potranno fornire la propria versione dei fatti dinanzi alla giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Marina Chiddo, che si esprimerà poi su gravi indizi, sulle esigenze cautelari e quindi sulle considerazioni fatte dalla Procura della Repubblica di Trani nel ritenere necessari i provvedimenti cautelari per tutti.