"Another Coffee Stories" lancia una missione umanitaria per salvare Naim, giovane scrittore da Gaza

Another Coffee Stories, casa editrice indipendente impegnata nella diffusione di opere letterarie dedicate ai diritti umani, ha avviato in questi giorni una missione umanitaria urgente per salvare Naim Saif, giornalista e scrittore palestinese di 22 anni, ancora intrappolato nella Striscia di Gaza.

Dietro questa azione coraggiosa c'è la volontà concreta di dare seguito ai valori che animano il progetto editoriale fondato da Anna Giada Altomare, che afferma: "Pubblichiamo storie per dar voce ai diritti umani. Ora dobbiamo fare qualcosa di più: salvare chi, scrivendo, continua a resistere e si affida alla parola scritta come ultimo atto di speranza."

Un giovane autore da Gaza, una voce da salvare Naim è l'autore del libro "L'Ultimo Respiro di Gaza", che Another Coffee Stories pubblicherà ufficialmente domenica 6 luglio 2025.

Si tratta di un'opera testimoniale, scritta tra interruzioni di corrente, bombardamenti e carestia. Un racconto lucido e necessario che dà volto umano a una crisi spesso ridotta a numeri. Tutti i proventi del libro saranno devoluti direttamente a Naim, per garantirgli accesso a beni di prima necessità. Ma non basta.

Parallelamente alla pubblicazione, Another Coffee Stories ha attivato una rete di contatti con università italiane, autorità competenti e organizzazioni internazionali, nell'ambito del programma IUPALS – University Platform for Palestinian Students, per offrire a Naim un posto sicuro in Italia, la possibilità di proseguire gli studi e una nuova vita.
Per far fronte ai costi dell'evacuazione, la casa editrice ha aperto una raccolta fondi ufficiale su GoFundMe: https://gofund.me/0f2e1f28
Ogni euro donato sarà tracciato e rendicontato con aggiornamenti pubblici settimanali.

"Naim è solo una vita. Ma pur sempre una vita!"
Con questa frase si apre la campagna promossa da Another Coffee Stories: una chiamata all'azione, rivolta a chiunque possa – anche solo condividendo – contribuire a non voltarsi dall'altra parte. In un momento in cui Gaza è al collasso, anche una sola vita messa in salvo può diventare simbolo di resistenza, cultura, e speranza.