Studenti via Francigena
Studenti via Francigena

Alcuni studenti di Molfetta alla scoperta della via Francigena

L'iniziativa dei Licei "Einstein-Da Vinci"

Dal 2 aprile al 7 aprile u.s. un gruppo di 19 studenti e studentesse dei Licei "Einstein da Vinci", sapientemente guidati dal docente accompagnatore, prof. Germinario Giuseppe, hanno fatto l'esperienza di percorrere a piedi la "Via Francigena", partendo da Latina e, coprendo tappe intermedie (Sezze, Sermoneta, Norma, Cori, Giulianello, Velletri, Albano Laziale), arrivando a Roma in piazza San Pietro. Il cammino si è sviluppato all'insegna del contatto con la natura, attraversando anche strade di campagna, e di una spiritualità non ordinaria che ha portato i giovani a riscoprire sé stessi, la bellezza delle relazioni ordinarie, del sentirsi "gruppo" e del distacco dalla routine di tutti i giorni, fatta di contatti imballati e convenzionali, frutto di stereotipi tecnologici in cui la reale dimensione fisico-corporea cede il posto alla costruzione virtuale del sé. Abbiamo chiesto ad alcuni dei partecipanti le proprie impressioni a conclusione dell'esperienza, i cui passaggi più significativi riportiamo di seguito.

«È stato un cammino difficile dal punto di vista fisico, ha dichiarato Mastromauro Arnaldo, perché oltre alle distanze da percorrere e agli inevitabili contrattempi, bisognava portare il peso del proprio zaino (simbolicamente il peso della propria routine quotidiana), ma denso di soddisfazioni per i chilometri percorsi ogni giorno che avvicinavano sempre più il gruppo alla meta finale. Alla fine non ci è sembrato vero aver coperto una distanza complessiva di 108 km». Quasi tutti gli studenti hanno affermato che i dubbi e lo scetticismo iniziale hanno lasciato, man mano, posto all'entusiasmo e alla forza del gruppo, che è stato il vero protagonista dell'esperienza; infatti così si sono espressi Caterino Luca, de Bari Luca, Celentano Marco, Falconetti Massimiliano. «È stato come spogliarsi di tutte le scorie quotidiane grazie al contatto diretto con la semplicità della natura e dell'ambiente, fatto di rumori e suoni non molesti, che ti aiutano a ritrovare te stesso…» affermano Giovine Lorenzo, Amoruso Alessandra, Basciani Siria, evidenziando, compiaciuti, di aver toccato il cellulare solo per chiamare casa, al massimo una volta al giorno. «Le difficoltà iniziali sono stata tutte confermate, dice Andriani Roberta, ma non i timori e le paure, che sono state fugate dal supporto di tutto il gruppo e dal sostenersi a vicenda, anche tra persone che non si conoscevano e che hanno sperimentato la bellezza delle relazioni autentiche».

Belli e significativi anche i momenti di riflessione che hanno caratterizzato ogni tappa di avvicinamento alla meta, guidati dal docente accompagnatore, e che hanno contribuito a riconciliare i partecipanti con il mondo e la natura. «Indescrivibili le emozioni dell'ultimo giorno, quello del raggiungimento della meta finale, che per come è maturato, ha visto i partecipanti coprire una distanza di quasi 40 km, dice Calò Domenico, per poi arrivare a Piazza San Pietro e constatare che la Basilica era chiusa ai visitatori: la delusione del momento ha lasciato il posto alla felicità di essere arrivati al traguardo finale e di aver fatto parte di un'esperienza davvero unica e non usuale». Componevano il gruppo anche gli studenti Pansini Andrea, Chiapperino Giuseppe, De Pinto Daniele, Bellapianta Enrico, Caprioli Serena, Cuocci Antonio, Capurso Leonardo, De Gennaro Alessia e Sasso Gabriele. Tutti i partecipanti hanno ricevuto i complimenti della Dirigente Scolastica, prof.ssa Giuseppina Bassi, a cui hanno espresso il desiderio di ripetere l'esperienza il prossimo anno scolastico.
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