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A Molfetta una lezione-concerto per il 175° anniversario dalla morte di Chopin

Grande prova di maturità tecnica e interpretativa per il giovane maestro Emanuele Petruzzella

Ha dato prova di grande maturità tecnica e interpretativa il giovane maestro Emanuele Petruzzella sabato 9 novembre, presso la sede dell'ANEB (Associazione Nazionale Educatori Benemeriti) sezione di Molfetta, eseguendo al pianoforte 9 brani musicali del musicista Fryderyk Franciszek Chopin in un concerto organizzato in occasione del 175° anniversario della morte del compositore polacco.

Come di consueto il Presidente ANEB, prof. Michele Laudadio ha presentato l'evento e gli ospiti che lo avrebbero animato: il prof Antonio Allegretta, Direttore artistico dell' "Alter Chorus", il maestro Emanuele Petruzzella al pianoforte, il dott. Ninì Minervini esperto e conoscitore del linguaggio musicale. Il presidente ha inoltre menzionato con riconoscenza e affetto la socia Angela De Pinto che ha donato all'associazione il pianoforte di marca Petrov.

Il prof. Allegretta dopo un excursus sulla vita e sul temperamento musicale di Chopin ha presentato i vari brani, passo dopo passo, sottolineando come questi, attraverso i vari registri sonori, siano espressione dello stato d'animo del musicista e ne rivelino l'attitudine all'introspezione ed alla "melanconia". Scopo di quella che è stata una lezione concerto (in sala oltre ai soci erano presenti alcuni componenti dell'Alter Chorus") è stato di soffermarsi sugli aspetti interpretativi dei brani senza tuttavia sfociare nell'arido tecnicismo.

Fryderik Franciszek Chopin (1810-1849) nasce in Polonia e si rivela un genio della musica precocissimo, dando vita in breve tempo ad uno stile innovativo e personale che gli frutta fama e riconoscimenti presso i suoi contemporanei. Per il suo sentire è considerato il primo musicista romantico. Infatti nella sua produzione confluiscono i temi propri del Romanticismo, la valorizzazione del sentimento, dell'interiorità, degli stati d'animo dell'artista, l'amore spesso tormentato per una donna, il dolore e l'ansia di riscatto per la patria assoggettata allo straniero. A spiegare in parte questa condizione interiore si possono ricordare anche la salute malferma (a 10 anni si ammala di tisi), le precarie condizioni economiche, le vicende sentimentali di un uomo che si lascia travolgere dalle situazioni amorose, piuttosto che gestirle.

Le sue composizioni, ballate, polacche, mazurche, valzer sono pezzi stilisticamente perfetti e armoniosi caratterizzati dall'euritmia cioè l'equilibrio delle parti, senza forti contrasti che accompagnano l'ascoltatore a meditare e ad interrogarsi.
Meritatamente famosi sono i "Notturni" di Chopin, genere musicale non nuovo, caratterizzato da scarsa tensione e toni sommessi che egli rinnova e alleggerisce senza cadere nella leziosità con abbellimenti, variazioni, arpeggi. Come non associarli al sonetto "Alla sera" del poeta preromantico Ugo Foscolo? Nella quiete della sera si placano i pensieri oscuri, il dolore, l'inquietudine e l'animo trova la pace. Durante il concerto ne sono stati interpretati due, bellissimi: notturno op.9 n.1 e op.37 n.1. Un altro, notissimo, nel bis.
Altro tema significativo è quello del patriottismo, Chopin soffre per la patria, la sua Polonia, assoggettata alla dominazione russa. Lo strazio per questa dolorosa situazione lo porta ad usare i chiaroscuri che in musica si concretizzano in toni di struggente contrasto.
È stato quindi eseguito il "Gran Valzer brillante op.18" in bemolle maggiore. Composto da Chopin dopo un breve soggiorno a Vienna e in seguito sotto l'influenza dei raffinati salotti parigini è un ritmo alla moda molto apprezzato dall'ambiente elegante e romantico della capitale francese ma disdegnato dalla critica. A dire il vero molto apprezzato anche dal pubblico dell'Aneb.
Segue il "Preludio opera 28, n.15" noto anche come "La goccia d'acqua", titolo che gli fu attribuito da George Sand, amante del musicista, a causa del suono onomatopeico di note ripetute in modo ossessivo, tali da sembrare gocce d'acqua battenti.
Non ho commentato tutti i brani che sono stati eseguiti con passione e bravura dal maestro Petruzzella per non tediare il lettore, non potendo riprodurre con le parole la fascinazione della musica. Concludo dicendo che il concerto è stato molto apprezzato ed applaudito dal pubblico presente che ne è rimasto entusiasta.
Il prof Allegretta ha ringraziato i coristi presenti alla lectio magistralis, mentre il presidente Laudadio ha omaggiato gli ospiti offrendo loro dei fiori.
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