Finisce l’avventura della Dinamo Molfetta in Serie C: è retrocessione

Al PalaPoli è il Taviano ad aggiudicarsi anche Gara-2 dei play-out

martedì 27 maggio 2025
L'epilogo di una stagione travagliata, confusa, fatta di bassi più che di alti, si ferma al tiebreak di Gara 2 dei playout contro la Fly Armida Vita di Taviano che ha battuto la Dinamo CAB Molfetta al Pala Poli a distanza di una settimana dal successo in casa propria.

Le ragazze in maglia arancio falliscono l'obiettivo stagionale prefissato, ovvero quello di conservare la categoria, in una stagione che, al di là dei limiti tecnici, poteva essere affrontata sicuramente in altro modo se solo testa, dedizione e agonismo avessero fatto il resto. Gara 2 dei playout contro Taviano è stata proprio l'emblema della debacle stagionale: avanti di un set, la Dinamo si è fatta raggiungere, superare, dilapidando un vantaggio nel punteggio accumulato in più di un'occasione. Rimane quell'amaro in bocca per chi, invece, ci ha messo tutto, scontrandosi spesso con i mulini a vento.

DINAMO CAB MOLFETTA – FLY ARMIDA VITA 2-3 (27-25; 20-25; 20-25; 25-21; 10-15)

Formazioni:
Dinamo CAB Molfetta: Mollica (palleggiatrice) – Gambardella (opposta) – Lazzizzera/Luiso (centrali)- Binetti/Gentile (schiacciatrici) – De Palma (libero). All. D'Agostino
Fly Armida Vita: Passaseo (palleggiatrice) – Esposito (opposta) -Schirinzi/Giannaccari (centrali) – Scupola/Cezza (schiacciatrici) – Carrozza (libero). All. Montanile

Tutti e cinque i set sono stati combattutissimi con un testa a testa giunto sino alle battute finali. Questo sin dal primo set che la Dinamo prova ad impostare a proprio favore sfruttando inizialmente errori avversari in battuta ed in ricezione. Dopo un avvio favorevole alle padrone di casa con un 6-5 firmato Gentile, il Taviano pareggia i conti e allunga sul 6-8.

E' un set intenso caratterizzato da sorpassi e controsorpassi ed infatti la Dinamo, dopo aver raggiunto il pari sull'8-8 e sul 10-10 con Mollica e Gambardella, si porta nuovamente avanti dapprima sul 14-11 con Gentile al servizio e poi con Luiso/Gambardella a muro.

Le salentine non demordono, serrano i ranghi e raggiungono il pari sul 23-23 e poi sul 24-24, ma a spuntarla sono le ragazze in maglia arancio che chiudono in proprio favore il primo set sul 27-25. Non cambia l'atteggiamento delle due squadre nel secondo set con un testa a testa che si replica. Al doppio vantaggio Dinamo ottenuto con Luiso e Gambardella, il Taviano raggiunge il pari dapprima sul 4-4 e poi sul 7-7, allungando le distanze sull'11-15.

La reazione Dinamo è sterile, arriva con Binetti e Gambardella, ma non impensierisce più di tanto le salentine che mantengono il vantaggio di 5 lunghezze e chiudono il set sul 20-25. Il terzo set è quello del rimpianto, nel quale le ragazze in maglia arancio sciupano, di fatto, la possibilità di impensierire realmente il Taviano.

E' subito la Dinamo a piazzare un significativo 3-0 che trova, ancora una volta, la pronta risposta delle salentine, brave a non demordere, a raggiungere il pari sul 10-10 e sul 13-13 e a crederci anche quando la Dinamo va a +4 con Luiso al servizio e per tre volte di seguito con Lazzizzera. Un vantaggio che le arancio non capitalizzano, sciupano, subendo il ritorno del Taviano che raggiunge il pari sul 20-20 e chiude in suo favore anche il terzo set sul 20-25.

E' una Dinamo smarrita che, tuttavia, trova la forza di rialzarsi nel quarto set: reagisce al primo vantaggio delle salentine con Gambardella, la quale si ripete poco dopo portando Molfetta sul 5-3.

Altro testa a testa tra le due squadre a cui si assiste sino al 9-9, da cui la Dinamo riparte allungando le distanze con Luiso, Binetti e Lazzizzera e riuscendo, questa volta, a tener testa all'inutile ritorno del Taviano costretto ad arrendersi al 25-21 Dinamo. Nel momento decisivo del match, la benzina si esaurisce, il motore smette di girare e le ospiti affondano il colpo vincente.

Nel quinto set la Dinamo non perviene sino all'1-7 di marca salentina e quando lo fa, purtroppo, è tardi. Il tentativo di rientrare in partita arriva con Gentile e poi con Lazzizzera/Gambardella a muro. Sul 7-13 la Dinamo prova la reazione finale, arrendendosi definitivamente alle avversarie sul 10-15. Le lacrime finali del capitano Eleonora de Palma, autrice di un'altra maiuscola prestazione fatta di tanto sacrificio e concretezza, certificano quel senso di amarezza per una stagione in cui si poteva fare molto di più.

Amarezza che si evince anche nelle parole finali del coach Fabio D'Agostino. « È stata l'ennesima partita che lascia un grande amaro in bocca è stato il suo commento - Siamo riusciti per larga parte del match a mettere in pratica tutto il lavoro fatto in settimana per fronteggiare i loro punti di forza che tanto ci hanno fatto male nella gara di andata, ma ancora una volta abbiamo pagato caro i blackout mentali e tecnici che ci hanno condizionato durante tutta la stagione e che non ci si può permettere in gare decisive come queste. Bisogna fare solo i complimenti al Taviano che nella doppia sfida ha meritato questa salvezza. Noi usciamo da questa esperienza con le ossa rotte - ha concluso - e molti rimpianti per ciò che poteva essere ma che non è stato a causa nostra e dei nostri alti e bassi».