Zona 167, un commerciante: «A noi restrizioni, nessun controllo ai teppistelli in giro»
Lo sfogo: «Una vera vergogna»
mercoledì 25 novembre 2020
Il coprifuoco dalle ore 22 alle ore 05 imposto dal Governo. Poi una serie di provvedimenti del sindaco che a Molfetta vietano di stanziare in alcune zone del centro città, reputate quelle più propense a favorire gli assembramenti, comunque vietati tanto all'aperto quanto al chiuso.
Poi c'è la periferia. Dove, invece, il ritrovarsi nonostante le norme lo proibiscano resta l'abitudine.
Alcuni giorni fa MolfettaViva aveva già sollevato la questione, portando a corredo dalla notizia anche alcune foto: https://www.molfettaviva.it/notizie/molfetta-chiude-il-centro-citta-ma-bivacchi-e-assembramenti-sono-in-periferia/.
Dalla zona all'estrema periferia di Ponente fino al parcheggio dello stadio d'atletica per arrivare all'area di nuova espansione retrostante l'ospedale: questi i luoghi ancora oggi frequentati, meta di ritrovo e bivacchi. Quasi sempre senza nemmeno la mascherina.
Adesso arrivano altre testimonianze, come quelle di un commerciante della zona 167.
Anche le foto scattate da lui nella giornata di ieri non lasciano molti dubbi: ritrovi, assembramenti sarebbero abitudine nelle ore serali, in particolare in quelle strade che sono di fatto il confine più lontano della città, tra palazzi e cemento.
«Nessun controllo da parte delle autorità», denuncia l'uomo anche se, sul punto, va sottolineata l'operatività delle forze preposte che lavorano in una condizione di tale straordinarietà con le stesse unità in organico di una situazione ordinaria.
«E' una vera vergogna: i teppistelli che la sera sostano sotto i portici fregandosene della situazione che stiamo vivendo e poi ci siamo noi attività commerciali che a fatica andiamo avanti cercando di far rispettare le restrizioni imposte», è il suo sfogo.
Dalle parti di Lama Scotella sarebbe in corso una seria riflessione su nuove misure restrittive: da un lato c'è la volontà di dare fiducia ancora alla popolazione e al senso di responsabilità che, secondo il sindaco, è proprio della stragrande maggioranza. Dall'altra, però, c'è la necessità di contenere il fenomeno e il contagio visti i numeri sempre crescenti di positivi al Covid-19 a Molfetta.
I prossimi giorni saranno fondamentali.
Poi c'è la periferia. Dove, invece, il ritrovarsi nonostante le norme lo proibiscano resta l'abitudine.
Alcuni giorni fa MolfettaViva aveva già sollevato la questione, portando a corredo dalla notizia anche alcune foto: https://www.molfettaviva.it/notizie/molfetta-chiude-il-centro-citta-ma-bivacchi-e-assembramenti-sono-in-periferia/.
Dalla zona all'estrema periferia di Ponente fino al parcheggio dello stadio d'atletica per arrivare all'area di nuova espansione retrostante l'ospedale: questi i luoghi ancora oggi frequentati, meta di ritrovo e bivacchi. Quasi sempre senza nemmeno la mascherina.
Adesso arrivano altre testimonianze, come quelle di un commerciante della zona 167.
Anche le foto scattate da lui nella giornata di ieri non lasciano molti dubbi: ritrovi, assembramenti sarebbero abitudine nelle ore serali, in particolare in quelle strade che sono di fatto il confine più lontano della città, tra palazzi e cemento.
«Nessun controllo da parte delle autorità», denuncia l'uomo anche se, sul punto, va sottolineata l'operatività delle forze preposte che lavorano in una condizione di tale straordinarietà con le stesse unità in organico di una situazione ordinaria.
«E' una vera vergogna: i teppistelli che la sera sostano sotto i portici fregandosene della situazione che stiamo vivendo e poi ci siamo noi attività commerciali che a fatica andiamo avanti cercando di far rispettare le restrizioni imposte», è il suo sfogo.
Dalle parti di Lama Scotella sarebbe in corso una seria riflessione su nuove misure restrittive: da un lato c'è la volontà di dare fiducia ancora alla popolazione e al senso di responsabilità che, secondo il sindaco, è proprio della stragrande maggioranza. Dall'altra, però, c'è la necessità di contenere il fenomeno e il contagio visti i numeri sempre crescenti di positivi al Covid-19 a Molfetta.
I prossimi giorni saranno fondamentali.