Yakuba Camara in un docufilm: il giocatore della Molfetta Calcio protagonista al Festival di Roma
Ha giocato in Puglia anche con il Barletta in Serie D e recentemente con la Polimnia in Eccellenza
sabato 25 ottobre 2025
Un giocatore della Molfetta Calcio è protagonista di uno degli episodi di un documentario presentato a Roma. Raccontando la sua storia di lavoratore e pendolare, Yakuba Camara descrive il suo rapporto con Molfetta, lo stadio e il mare. Il documentario verrà presentato al Festival del Cinema di Roma e parteciperà ad altre rassegne nazionali, rappresentando anche l'immagine positiva della città, cosa tutt'altro che scontata in questi tempi.
Alla Festa del Cinema di Roma il Gruppo FS presenta il doc Andata e Ritorno, realizzato da Gruppo Creativo Multimedia per Ferrovie dello Stato, scritto e diretto da Roberto Campagna ed Elena de Rosa. Il film racconta, attraverso il montaggio alternato, il viaggio di sei passeggeri alle prese con le gioie e le difficoltà quotidiane. Il treno diventa una metafora di vita: non solo un mezzo di trasporto, ma un'opportunità di incontro, scoperta e realizzazione personale.
Yakuba Camara, centrocampista classe 2005 di piede sinistro, originario del Gambia, ha già giocato in Italia con il Barletta in Serie D e recentemente con la Polimnia in Eccellenza. Il suo percorso di giovane promessa del calcio che fa il pendolare per allenarsi si intreccia con gli altri viaggi dei protagonisti. Sullo sfondo del suo racconto compare la stazione di Molfetta, con il nome della città che dà il benvenuto o l'addio a emigrati, turisti e pendolari.
La capillarità del Gruppo FS diventa lo scenario vivo di questi micro-universi quotidiani. Ogni storia ha la sua voce, il suo paesaggio, il suo dialetto. Il documentario segue i movimenti dei personaggi con macchina a mano, fotografando piani sequenza lunghi, respiri, silenzi e dettagli che parlano più delle parole. I dialoghi lasciano trapelare il dialetto, lingua dell'anima che rivela emozioni, paure e speranze, e si fondono con i suoni dei treni, delle stazioni e di infinite altre possibili storie. La stazione diventa così luogo di racconti, e Molfetta ne ha tanti da offrire.
Alla Molfetta Calcio sono naturalmente molto orgogliosi del loro compagno: ogni squadra è come una famiglia, e la storia di Yakuba trasmette valori di integrazione, unione e passione, esattamente ciò che lo sport dovrebbe diffondere.
Alla Festa del Cinema di Roma il Gruppo FS presenta il doc Andata e Ritorno, realizzato da Gruppo Creativo Multimedia per Ferrovie dello Stato, scritto e diretto da Roberto Campagna ed Elena de Rosa. Il film racconta, attraverso il montaggio alternato, il viaggio di sei passeggeri alle prese con le gioie e le difficoltà quotidiane. Il treno diventa una metafora di vita: non solo un mezzo di trasporto, ma un'opportunità di incontro, scoperta e realizzazione personale.
Yakuba Camara, centrocampista classe 2005 di piede sinistro, originario del Gambia, ha già giocato in Italia con il Barletta in Serie D e recentemente con la Polimnia in Eccellenza. Il suo percorso di giovane promessa del calcio che fa il pendolare per allenarsi si intreccia con gli altri viaggi dei protagonisti. Sullo sfondo del suo racconto compare la stazione di Molfetta, con il nome della città che dà il benvenuto o l'addio a emigrati, turisti e pendolari.
La capillarità del Gruppo FS diventa lo scenario vivo di questi micro-universi quotidiani. Ogni storia ha la sua voce, il suo paesaggio, il suo dialetto. Il documentario segue i movimenti dei personaggi con macchina a mano, fotografando piani sequenza lunghi, respiri, silenzi e dettagli che parlano più delle parole. I dialoghi lasciano trapelare il dialetto, lingua dell'anima che rivela emozioni, paure e speranze, e si fondono con i suoni dei treni, delle stazioni e di infinite altre possibili storie. La stazione diventa così luogo di racconti, e Molfetta ne ha tanti da offrire.
Alla Molfetta Calcio sono naturalmente molto orgogliosi del loro compagno: ogni squadra è come una famiglia, e la storia di Yakuba trasmette valori di integrazione, unione e passione, esattamente ciò che lo sport dovrebbe diffondere.