Da oggi obbligo di Super green pass per gli over 50 sul lavoro: cosa cambia

Previste sanzioni fino a 1.500 euro per i trasgressori

martedì 15 febbraio 2022 19.21
La giornata di oggi, martedì 15 febbraio, segna una stretta sugli over 50 che non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale anti-Covid in Italia. Le persone appartenenti a questa fascia d'età non in regola con le vaccinazioni (circa mezzo milione) non potranno accedere al luogo di lavoro. Da oggi non basta più, dunque, effettuare un tampone ogni 48 ore e rinnovare il Green pass base, ma occorrerà avere quello rinforzato: il Super green pass, almeno fino al 15 giugno 2022. Oltre che ai cittadini italiani, l'obbligo vaccinale si applica anche agli europei residenti in Italia e agli stranieri.

Da ora chi dichiara di non avere la certificazione rafforzata, che si ottiene solo tramite vaccinazione o per guarigione, o ne risulta sprovvisto al momento dell'accesso al luogo di lavoro, sarà considerato assente ingiustificato fino alla presentazione del certificato, con la sospensione dello stipendio. Fino al 15 giugno 2022, l'over 50 senza vaccino non subirà sanzioni disciplinari e manterrà il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Discorso totalmente diverso per gli esentati dall'obbligo vaccinale che possono essere destinati a mansioni diverse (senza decurtazione della retribuzione) in modo da evitare il rischio di diffusione del contagio.

Per coloro che avevano pensato di aggirare l'ostacolo dell'obbligo del Super green pass attraverso lo Smart Working o mettendosi in ferie, arriva una doccia fredda. La normativa in proposito, infatti, è molto chiara: il dipendente che non vuole vaccinarsi non può ricorrere a queste scorciatoie per non lavorare in presenza. Chi verrà sorpreso senza il super green pass rischia, inoltre, una multa che varia dai 600 ai 1.500 euro, con conseguenze disciplinari. I destinatari dell'avviso di avvio del provvedimento sanzionatorio hanno 10 giorni di tempo dalla ricezione per comunicare alla Asl "l'eventuale certificazione relativa al differimento o all'esenzione dall'obbligo vaccinale, ovvero altra ragione di assoluta e oggettiva impossibilità".

In Italia, ci sono un po' meno di un milione e mezzo di persone over 50 non in regola con l'obbligo vaccinale. Chi non lavora non rischia la sospensione dello stipendio per quattro mesi, ma una multa da 100 euro una tantum che arriverà dall'Agenzia delle Entrate.