Tra vaccini e assistenza, Molfetta continua la lotta al Covid. Il messaggio del Sindaco
Minervini: «Ringrazio di cuore quanti stanno combattendo in prima linea»
mercoledì 7 aprile 2021
Il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, ha voluto dedicare un bel messaggio a tutti coloro che stanno combattendo in prima linea, ormai da più di un anno contro il Covid in città: sanitari, volontari e non solo.
«Oggi scrivo queste parole perché vorrei che la città si senta allietata dalla speranza delle buone azioni di persone speciali. Il nostro tempo, purtroppo, é pervaso da questa attitudine, per me incomprensibile, del lamento a tutti i costi che riconduce alla falsa aspettativa del tutto e subito. Come se il sacrificio non faccia parte del percorso che ci porta al raggiungimento delle meravigliose conquiste personali.
Ecco perché oggi voglio parlarvi di persone veramente speciali. Persone di passione e speranza. Come sapete nei giorni di Pasqua e Pasquetta l'hub vaccinale ha lavorato a regime. Grazie anche al prezioso contributo di monitoraggio di tutte le forze dell'ordine, impegnate sul campo con spirito di servizio. Ciò che non sapete e chi sono i protagonisti. E io di loro voglio parlarvi. Voglio raccontarvi dei medici e degli infermieri del dipartimento di prevenzione, coordinati dalla dott.ssa Nunzia Azzolini. Donne e uomini che ormai da un anno lavorano, ogni giorno, facendosi carico delle paure di tutti. Quello che non sapete, e che li rende speciali, è che non sono un esercito ma sono in pochi, anzi in pochissimi, ad affrontare la battaglia. E se non riuscite a comprenderlo, beh...per un attimo immaginate di far parte di un gruppo di specialisti di poco più di dieci persone a doversi occupare di 60.000 cittadini. Eh...è tosta!?...se non sono speciali loro.
Poi ci sono i volontari. Un nutrito corpo di persone che fa quello che fa per passione, mossi dal desiderio di aiutare gli altri, di dare il proprio contributo senza chiedere nulla in cambio. Fanno a gara a chi deve fare i turni per dare il proprio aiuto. Che prospettiva diversa, che prospettiva migliore. Immaginate, per un attimo, di trovarvi a decidere di stabilire i vostri turni di lavoro per le festività. Eh...direi che ci siamo capiti!... se non sono speciali loro.
Poi c'è Ottavio. Ottavio Balducci molti di voi lo conoscono per essere un eccellente pediatra. Molti di voi, però, ignorano la sua passione. Ottavio svolge un ruolo di supervisione nell'organizzazione generale e lo fa con una generosità incredibile. In questa battaglia abbiamo sentito di medici che non vogliono vaccinarsi, di chi ne fa una incomprensibile questione economica, ma sentiamo troppo poco spesso parlare di quei medici che come Ottavio si offrono gratuitamente di dare il loro contributo. ...se non è speciale lui!
Mi sono riservato di parlare per ultimo di coloro che hanno saputo darmi una forte iniezione di speranza e coraggio. Di coloro che sono i più speciali di tutti. Le persone con disabilità e le loro famiglie. A Pasqua e Pasquetta ho incontrato molti di loro all'hub vaccinale... e mi sento di dirvi che tutti noi dovremmo imparare molto da queste famiglie. Sapete perché?Perché queste persone non si lamentano mai, e dico mai! Eppure hanno una quotidianità, seppur piena di emozioni forti, con una complessità che non possiamo affatto immaginare. Non si lamentano perché sono abituati a lottare tutti i giorni, a conquistarsi ogni singolo momento di vita. Ogni singolo attimo. Non hanno il tempo di lamentarsi, preferiscono agire per tutto quello che gli altri hanno e che loro e i loro figli devono conquistarsi, con fatica, giorno dopo giorno. Dovremmo come loro imparare ad affrontare gli ostacoli con sacrificio e con la forza di chi crede e guarda al domani con gioia e speranza. Di chi non si arrende mai. Grazie».
«Oggi scrivo queste parole perché vorrei che la città si senta allietata dalla speranza delle buone azioni di persone speciali. Il nostro tempo, purtroppo, é pervaso da questa attitudine, per me incomprensibile, del lamento a tutti i costi che riconduce alla falsa aspettativa del tutto e subito. Come se il sacrificio non faccia parte del percorso che ci porta al raggiungimento delle meravigliose conquiste personali.
Ecco perché oggi voglio parlarvi di persone veramente speciali. Persone di passione e speranza. Come sapete nei giorni di Pasqua e Pasquetta l'hub vaccinale ha lavorato a regime. Grazie anche al prezioso contributo di monitoraggio di tutte le forze dell'ordine, impegnate sul campo con spirito di servizio. Ciò che non sapete e chi sono i protagonisti. E io di loro voglio parlarvi. Voglio raccontarvi dei medici e degli infermieri del dipartimento di prevenzione, coordinati dalla dott.ssa Nunzia Azzolini. Donne e uomini che ormai da un anno lavorano, ogni giorno, facendosi carico delle paure di tutti. Quello che non sapete, e che li rende speciali, è che non sono un esercito ma sono in pochi, anzi in pochissimi, ad affrontare la battaglia. E se non riuscite a comprenderlo, beh...per un attimo immaginate di far parte di un gruppo di specialisti di poco più di dieci persone a doversi occupare di 60.000 cittadini. Eh...è tosta!?...se non sono speciali loro.
Poi ci sono i volontari. Un nutrito corpo di persone che fa quello che fa per passione, mossi dal desiderio di aiutare gli altri, di dare il proprio contributo senza chiedere nulla in cambio. Fanno a gara a chi deve fare i turni per dare il proprio aiuto. Che prospettiva diversa, che prospettiva migliore. Immaginate, per un attimo, di trovarvi a decidere di stabilire i vostri turni di lavoro per le festività. Eh...direi che ci siamo capiti!... se non sono speciali loro.
Poi c'è Ottavio. Ottavio Balducci molti di voi lo conoscono per essere un eccellente pediatra. Molti di voi, però, ignorano la sua passione. Ottavio svolge un ruolo di supervisione nell'organizzazione generale e lo fa con una generosità incredibile. In questa battaglia abbiamo sentito di medici che non vogliono vaccinarsi, di chi ne fa una incomprensibile questione economica, ma sentiamo troppo poco spesso parlare di quei medici che come Ottavio si offrono gratuitamente di dare il loro contributo. ...se non è speciale lui!
Mi sono riservato di parlare per ultimo di coloro che hanno saputo darmi una forte iniezione di speranza e coraggio. Di coloro che sono i più speciali di tutti. Le persone con disabilità e le loro famiglie. A Pasqua e Pasquetta ho incontrato molti di loro all'hub vaccinale... e mi sento di dirvi che tutti noi dovremmo imparare molto da queste famiglie. Sapete perché?Perché queste persone non si lamentano mai, e dico mai! Eppure hanno una quotidianità, seppur piena di emozioni forti, con una complessità che non possiamo affatto immaginare. Non si lamentano perché sono abituati a lottare tutti i giorni, a conquistarsi ogni singolo momento di vita. Ogni singolo attimo. Non hanno il tempo di lamentarsi, preferiscono agire per tutto quello che gli altri hanno e che loro e i loro figli devono conquistarsi, con fatica, giorno dopo giorno. Dovremmo come loro imparare ad affrontare gli ostacoli con sacrificio e con la forza di chi crede e guarda al domani con gioia e speranza. Di chi non si arrende mai. Grazie».