Tartaruga da 70 kg messa finisce in una rete da pesca a Molfetta
Sarà sottoposta a tutti i controlli clinici del caso
sabato 18 ottobre 2025
Con l'arrivo di ottobre e la ripresa della pesca a strascico dopo il fermo biologico, tornano le catture accidentali di tartarughe marine lungo la costa pugliese. In questo periodo gli esemplari tendono ad avvicinarsi alla riva, finendo spesso intrappolati nelle reti dei pescatori.
Negli ultimi anni la piccola marineria locale, composta da imbarcazioni di medie e piccole dimensioni, è stata sensibilizzata sul tema. Questo ha permesso di migliorare la collaborazione con i centri di tutela delle tartarughe: quando gli animali vengono catturati, i pescatori li consegnano subito per i controlli veterinari, aumentando le possibilità di sopravvivenza.
Proprio di recente, una tartaruga caretta caretta di oltre 80 cm di carapace e circa 70 kg è stata recuperata a Molfetta. L'animale, una femmina adulta, è stata sottoposta a controlli per verificare eventuali problemi dovuti alla cattura, come l'annegamento o il gas embolismo, patologie tipiche per chi rimane intrappolato nelle reti a strascico per diverse ore. Per le reti da posta, invece, il rischio principale rimane l'annegamento, perché gli animali possono rimanere intrappolati fino a 12 ore. Grazie alla collaborazione dei pescatori, le tartarughe catturate vengono recuperate e, se in buone condizioni, successivamente liberate in mare.
Nei prossimi giorni sono previste le prime liberazioni di esemplari recuperati a Bisceglie, Trani e Molfetta. L'annualità di monitoraggio delle tartarughe marine va dal primo ottobre al 30 settembre: ogni anno vengono recuperate mediamente quasi 400 tartarughe lungo la costa pugliese, numero che si conferma stabile anche per la stagione in corso.
Negli ultimi anni la piccola marineria locale, composta da imbarcazioni di medie e piccole dimensioni, è stata sensibilizzata sul tema. Questo ha permesso di migliorare la collaborazione con i centri di tutela delle tartarughe: quando gli animali vengono catturati, i pescatori li consegnano subito per i controlli veterinari, aumentando le possibilità di sopravvivenza.
Proprio di recente, una tartaruga caretta caretta di oltre 80 cm di carapace e circa 70 kg è stata recuperata a Molfetta. L'animale, una femmina adulta, è stata sottoposta a controlli per verificare eventuali problemi dovuti alla cattura, come l'annegamento o il gas embolismo, patologie tipiche per chi rimane intrappolato nelle reti a strascico per diverse ore. Per le reti da posta, invece, il rischio principale rimane l'annegamento, perché gli animali possono rimanere intrappolati fino a 12 ore. Grazie alla collaborazione dei pescatori, le tartarughe catturate vengono recuperate e, se in buone condizioni, successivamente liberate in mare.
Nei prossimi giorni sono previste le prime liberazioni di esemplari recuperati a Bisceglie, Trani e Molfetta. L'annualità di monitoraggio delle tartarughe marine va dal primo ottobre al 30 settembre: ogni anno vengono recuperate mediamente quasi 400 tartarughe lungo la costa pugliese, numero che si conferma stabile anche per la stagione in corso.