Orrore in zona Asi:ritrovata testa di cane bruciata. Fatto inquietante ma isolato

La presidente della Lega del Cane di Molfetta ipotizza sul ritrovamento. Non ci sono altri resti.

venerdì 19 febbraio 2016 0.03
A cura di Isabel Romano
È stata pubblicata qualche giorno fa sulla pagina Facebook della Lega del Cane di Molfetta, la foto di una testa di cane mozzata e bruciata, lasciata su un marciapiede della zona industriale, creando non poco sdegno tra gli utenti molfettesi e soprattutto tra gli animalisti.

Secondo quanto ci riferisce direttamente la presidente della sezione molfettese della Lega, Mariangela La Volpe, il macabro ritrovamento sarebbe avvenuto in una zona posta alle spalle del canile presso la zona industriale da un operatore della stessa che ha altresì scattato la foto in questione.

Naturalmente sono stati subito allertati i volontari che presidiano la zona e che si occupano dei randagi presenti – e che la presidente puntualizza essere tutti microchippati a norma di legge – ma dalle ricerche non è emersa la presenza di altri resti di animali a cui sarebbe toccata la stessa sorte. Allertati altresì i vigili per provvedere al corretto smaltimento della carcassa.

Per quanto questo possa essere un fatto inquietante, rimane per ora un fatto isolato tanto che si potrebbe ipotizzare che la testa – che ad occhio sembrerebbe datata – sia stata in realtà portata sul luogo da un altro animale, comportamento non usuale e tipico nei cani, conferma la presidente.

Increscioso e a tratti inquietante è, invece, l'atteggiamento di alcuni ragazzini che dopo una prima pubblicazione della foto, sul social network hanno rivendicato il ritrovamento come frutto di una loro azione crudele, che non ha fatto altro che aumentare l'indignazione di altri utenti costringendo i volontari a eliminare il post.

Nessun allarmismo, dunque, in seguito a questa vicenda; semplicemente il costante invito da parte della presidente La Volpe a tenere sempre gli occhi aperti e a denunciare sempre qualsiasi tipo di maltrattamento animale alle autorità preposte.