«Restate a casa» ma Molfetta si riversa (a metà) tra locali e strade

Tanti regolarmente in giro. Altrettanti a casa per scelta

domenica 8 marzo 2020 0.57
È stato, è e sarà (almeno fino alla sera di domenica) un weekend particolarissimo a Molfetta, il primo nel quale seriamente la città ha iniziato a riflettere sull'emergenza coronavirus arrivata nelle case non tanto tramite l'informazione di giornali e TV quanto con le misure drastiche adottate dal Governo, a partire dalla chiusura delle scuole.

Tommaso Minervini aveva raccomandato di restare a casa, evitare luoghi affollati ed è stato ascoltato. A metà.

Tanti sono stati i molfettesi decisi a trascorrere queste ore tra le mura di casa. Diverse le attività commerciali come pizzerie e ristoranti che, attraverso i social, hanno anche comunicato di incrementare il servizio a domicilio così da evitare assemblamenti.
Anche nei centri commerciali l'affluenza è stata ben al di sotto rispetto a un "normale" weekend mentre le attività commerciali cinesi contano ormai un calo vertiginoso di vendite e ricavi.

Eppure non tutti hanno seguito la raccomandazione del primo cittadino.
Sul web, ad esempio, stanno creando non poco scalpore le immagini di una festa sulla litoranea tra Molfetta e Giovinazzo, nella quale, almeno stando a quanto si vede in foto, video e anche dirette social, non ci sarebbe stato il rispetto delle direttive.
Direttive che non sarebbero state seguite anche in altre attività commerciali molfettesi che, sprezzanti del buon senso, avrebbero occupato sale e locali con tavole e coperti che, per via della quantità e della grandezza esigua degli spazi, sicuramente non assecondavano le indicazioni.