Il Cardinale Becciu incorona la “Regina dei Martiri”, Patrona di Molfetta
Con questa cerimonia è ufficialmente iniziata la festa patronale
sabato 7 settembre 2019
10.03
È stato il Cardinale Angelo Becciu, Prefetto della congregazione delle cause dei Santi, a porre sul capo della Madonna dei Martiri la "corona della festa", portata in processione dalla moglie dell'armatore del peschereccio Giovanni Paolo II, così come tradizione vuole. Con tale cerimonia si è dato ufficialmente l'avvio alla festa patronale.
Una tradizione quella dell'incoronazione fatta di riti, di gesti, di preghiere che parlano di un amore infinito che la città di Molfetta ha per la sua Madonna. Cerimonia resa pubblica dal Comitato feste patronali solo una quindicina di anni fa, prima, insieme con la vestizione della Madonna, era a porte chiuse e potevano partecipare solo i membri del Comitato e gli armatori dei pescherecci sorteggiati.
Dicevamo riti e preghiere, come accompagnare la moglie dell'armatore durante il suo tragitto lungo la navata della Basilica, con il canto dedicato proprio alla Madonna "O fiore di grazia gentile, Signora dei Martiri bella!".
In Basilica si respirava un'aria di emozione, di commozione, quest'anno maggiormente sentita per la presenza del Cardinale Angelo Becciu, che ha concelebrato la cerimonia di incoronazione insieme con il nostro vescovo, mons. Domenico Cornacchia.
Infatti, in tanti hanno visto nella presenza del Prefetto della congregazione delle cause dei Santi la possibilità di una buona notizia per l'avanzamento della causa di canonizzazione di don Tonino Bello. Nulla è stato detto durante la cerimonia di incoronazione.
È stato proprio don Tonino, nel 1991, a dipingere con le sue parole lo stretto rapporto che i molfettesi e i marinai, in particolare, hanno con la Madonna dei Martiri.
Lui diceva: "se nelle tempeste del mare il faro del molo è utile per alcuni, nelle bufere della vita la Vergine Santa è l'indiscusso punto di riferimento per tutti i Molfettesi, si trovino sul mare o abbiano a che fare con la terraferma. È lei il faro di prima grandezza, che lancia fasci di luce nelle nostre interminabili notti spirituali. È lei che rischiara le tenebre interiori in cui il peccato o la sfortuna ci fa precipitare.
È lei, che indicando Gesù e invitandoci a fare tutto quello che lui dice, offre a tutti le coordinate per un rotta che ci preservi da ulteriori tragedie. È lei che ci fa gustare la gioia dei ritorni verso casa e, con le sue carezze di madre, ci anticipa gli abbracci di chi ci vuol bene. Facciamo festa, perciò, attorno al Faro. Di quell'altro, quello che si erge sul molo, c'è bisogno solo di notte. Di questo, invece, che trova nella Madonna dei Martiri la sua lanterna più chiara, abbiamo sempre bisogno: anche quando nel cielo splende il sole meridiano".
Le celebrazioni in onore della "Regina dei Martiri" proseguiranno con la fiaccolata e le Sante Messe alle ore 21, 22:30 e 24, poi per tutta la giornata di domani.
(Foto in evidenza di Leo Binetti)
Una tradizione quella dell'incoronazione fatta di riti, di gesti, di preghiere che parlano di un amore infinito che la città di Molfetta ha per la sua Madonna. Cerimonia resa pubblica dal Comitato feste patronali solo una quindicina di anni fa, prima, insieme con la vestizione della Madonna, era a porte chiuse e potevano partecipare solo i membri del Comitato e gli armatori dei pescherecci sorteggiati.
Dicevamo riti e preghiere, come accompagnare la moglie dell'armatore durante il suo tragitto lungo la navata della Basilica, con il canto dedicato proprio alla Madonna "O fiore di grazia gentile, Signora dei Martiri bella!".
In Basilica si respirava un'aria di emozione, di commozione, quest'anno maggiormente sentita per la presenza del Cardinale Angelo Becciu, che ha concelebrato la cerimonia di incoronazione insieme con il nostro vescovo, mons. Domenico Cornacchia.
Infatti, in tanti hanno visto nella presenza del Prefetto della congregazione delle cause dei Santi la possibilità di una buona notizia per l'avanzamento della causa di canonizzazione di don Tonino Bello. Nulla è stato detto durante la cerimonia di incoronazione.
È stato proprio don Tonino, nel 1991, a dipingere con le sue parole lo stretto rapporto che i molfettesi e i marinai, in particolare, hanno con la Madonna dei Martiri.
Lui diceva: "se nelle tempeste del mare il faro del molo è utile per alcuni, nelle bufere della vita la Vergine Santa è l'indiscusso punto di riferimento per tutti i Molfettesi, si trovino sul mare o abbiano a che fare con la terraferma. È lei il faro di prima grandezza, che lancia fasci di luce nelle nostre interminabili notti spirituali. È lei che rischiara le tenebre interiori in cui il peccato o la sfortuna ci fa precipitare.
È lei, che indicando Gesù e invitandoci a fare tutto quello che lui dice, offre a tutti le coordinate per un rotta che ci preservi da ulteriori tragedie. È lei che ci fa gustare la gioia dei ritorni verso casa e, con le sue carezze di madre, ci anticipa gli abbracci di chi ci vuol bene. Facciamo festa, perciò, attorno al Faro. Di quell'altro, quello che si erge sul molo, c'è bisogno solo di notte. Di questo, invece, che trova nella Madonna dei Martiri la sua lanterna più chiara, abbiamo sempre bisogno: anche quando nel cielo splende il sole meridiano".
Le celebrazioni in onore della "Regina dei Martiri" proseguiranno con la fiaccolata e le Sante Messe alle ore 21, 22:30 e 24, poi per tutta la giornata di domani.
(Foto in evidenza di Leo Binetti)