Molfetta, nuovi tentativi di truffa agli anziani: torna l’allarme del “finto parente”
L'obiettivo è quello di fissare un appuntamento direttamente in casa per il ritiro della somma di denaro
lunedì 29 dicembre 2025
Torna alta l'attenzione a Molfetta per alcuni tentativi di truffa ai danni di persone anziane, messi in atto con la ormai nota tecnica del cosiddetto "finto parente". Negli ultimi giorni sarebbero stati segnalati diversi episodi sospetti, fortunatamente senza esito: al momento, infatti, nessun colpo risulta andato a segno.
Secondo quanto emerso, almeno una banda sarebbe attiva sul territorio e pronta a colpire soprattutto anziani soli o in condizioni di maggiore fragilità. Il modus operandi è sempre simile: i truffatori contattano telefonicamente le vittime, spacciandosi per un parente vicino (come figlio o nipote) e raccontano storie costruite ad arte per creare panico e urgenza. Ciò che sorprende, in alcuni casi, è il numero di informazioni personali della "preda" già note dai truffatori.
Tra le scuse più utilizzate figurano presunte bollette non pagate, finti ricoveri di parenti, incidenti stradali o improvvise necessità economiche che richiederebbero la consegna immediata di denaro o oggetti di valore. In alcuni casi, dopo la telefonata, viene annunciato l'arrivo di un "incaricato" direttamente presso l'abitazione per ritirare quanto richiesto. Le forze dell'ordine ribadiscono l'invito alla massima prudenza e ricordano che nessun carabiniere o rappresentante di enti pubblici chiede mai denaro o beni a domicilio. È fondamentale interrompere subito la chiamata e contattare il numero di emergenza 112 in caso di dubbi o situazioni sospette.
Particolare attenzione viene raccomandata ai familiari, ai vicini di casa e ai conoscenti degli anziani, affinché li informino e li sensibilizzino su questi raggiri, aiutandoli a riconoscere i segnali di una possibile truffa. La prevenzione e la collaborazione restano strumenti essenziali per proteggere le persone più vulnerabili e impedire che questi tentativi vadano a buon fine.
Secondo quanto emerso, almeno una banda sarebbe attiva sul territorio e pronta a colpire soprattutto anziani soli o in condizioni di maggiore fragilità. Il modus operandi è sempre simile: i truffatori contattano telefonicamente le vittime, spacciandosi per un parente vicino (come figlio o nipote) e raccontano storie costruite ad arte per creare panico e urgenza. Ciò che sorprende, in alcuni casi, è il numero di informazioni personali della "preda" già note dai truffatori.
Tra le scuse più utilizzate figurano presunte bollette non pagate, finti ricoveri di parenti, incidenti stradali o improvvise necessità economiche che richiederebbero la consegna immediata di denaro o oggetti di valore. In alcuni casi, dopo la telefonata, viene annunciato l'arrivo di un "incaricato" direttamente presso l'abitazione per ritirare quanto richiesto. Le forze dell'ordine ribadiscono l'invito alla massima prudenza e ricordano che nessun carabiniere o rappresentante di enti pubblici chiede mai denaro o beni a domicilio. È fondamentale interrompere subito la chiamata e contattare il numero di emergenza 112 in caso di dubbi o situazioni sospette.
Particolare attenzione viene raccomandata ai familiari, ai vicini di casa e ai conoscenti degli anziani, affinché li informino e li sensibilizzino su questi raggiri, aiutandoli a riconoscere i segnali di una possibile truffa. La prevenzione e la collaborazione restano strumenti essenziali per proteggere le persone più vulnerabili e impedire che questi tentativi vadano a buon fine.