Molfetta Capitale della Cultura 2021? L'assessore Allegretta: «Faremo il massimo»

Il vicesindaco sostiene così la candidatura della città

giovedì 16 gennaio 2020 11.06
La presenza di Molfetta fra le 44 città che si sfideranno per il prestigioso titolo di Capitale italiana della Cultura 2021 ha dato grande entusiasmo non solo ai cittadini ma anche a quanti, nell'amministrazione comunale e non solo, nei prossimi mesi continueranno a lavorare per far proseguire la città nel suo processo di crescita culturale.

Il Vicesindaco e assessore alla Cultura Sara Allegretta, ospite su TeleDehon, ha presentato le sensazioni dei molfettesi in merito a questa vetrina: «Per noi non sarà una competizione con le altre città pugliesi perché abbiamo ottime relazioni con tutti i Comuni vicini quindi non ci sarà alcun "derby", come invece è stato riportato da alcuni. Sicuramente è una bella occasione per raccontarsi e raccontare un territorio che da due anni e mezzo sta vivendo una rifioritura dal punto di vista della promozione culturale e, proprio su questo fronte, la collaborazione con le città limitrofe è stata fin qui molto positiva. Voglio ricordare, ad esempio, la collaborazione con il Comune di Giovinazzo per "La notte della Poesia" oppure quella con Ruvo con la rassegna musicale "Viator" di musica sacra o con Barletta per il festival dei corti. Il territorio su cui lavoriamo è molto ampio e continueremo su questa linea. Questa candidatura favorirà la rete fra le diverse città pugliesi, per aumentare i flussi turistici».

L'esito di questo concorso sarà noto a giugno, mentre il dossier andrà presentato a inizio marzo: «Noi partiamo da una buonissima base organizzativa perché svolgiamo da tempo un grande lavoro su tutti quei beni che abbiamo trovato in condizioni fatiscenti e che ora stiamo restaurando per la prossima riapertura al pubblico. Presto riaprirà Torrione Passari che regala un meraviglioso panorama sul mare, sono partiti i lavori nella dolina carsica del Pulo, come l'Ospedaletto dei Crociati e Torre Calderina, per ricongiungerci anche nel tratto della Via Francigena che va verso il Salento. Avremo anche il Palazzo della Musica, luogo che darà grande onore alla tradizione musicale della città. Oltre a questo, non dimentichiamo anche il patrimonio immateriale come i riti della Settimana Santa (di cui si proporrà la candidatura a patrimonio UNESCO), a cui si lega anche il gemellaggio con la città spagnola di Valladolid. Si tratta di momenti in cui la città si ritrova anche all'insegna della fede e dell'arte, con le sculture lignee che da decenni sono parte integrante della tradizione. A tutto questo, si aggiungono rassegne che in questo lasso di tempo abbiamo organizzato per sensibilizzare la città a tematiche delicate anche dal punto di vista sociale. Sempre sotto il profilo musicale, si segnalano eventi come le serate rossiniane e le serate verdiane, con le prossime che saranno dedicate a Mozart. Grazie a questo fitto piano culturale, puntiamo anche a creare fitte sinergie con l'associazionismo locale».

In chiusura, un commento di buon auspicio: «Questa candidatura è l'opportunità per recuperare la grande tradizione del nostro passato e fare in modo che tale consapevolezza sia da stimolo per un futuro migliore sotto ogni aspetto. Dobbiamo valorizzare tutto il variegato patrimonio che la città offre e per questo faremo il massimo per saperlo raccontare al meglio all'interno del dossier che presenteremo».