Minervini: «I lavori nel Porto di Molfetta dureranno due anni e mezzo»
Il costo complessivo dell'opera sarà di 26 milioni di euro
mercoledì 29 gennaio 2020
12.13
La giornata di oggi, 29 gennaio 2020, segna una svolta importante nella lunga e burrascosa storia legata ai lavori per il Porto di Molfetta. Questa mattina, infatti, sono stati presentati gli interventi per il cantiere che è pronto a ripartire, alla presenza del Sindaco Tommaso Minervini, dell'assessore ai Lavori Pubblici Mariano Caputo, del direttore tecnico di cantiere Patrick Atena, del Comandante della Capitaneria di Porto Michele Burlando e dei rappresentanti dell'azienda C.M.C. Ravenna a cui sono stati affidati i lavori.
Il primo cittadino ha commentato con grande positività la riapertura del cantiere, che favorirà quel processo di crescita economica che la città sta vivendo: «Per Molfetta questo è un giorno speciale perché oggi riprende un cammino che ci proietta al futuro. Questo porto sarà uno snodo di rilievo perché verrà collegato con la Zona Industriale grazie alla convenzione con l'Anas e darà sostegno al nostro sviluppo industriale. Molfetta si appresta così a diventare un'area logistica di riferimento per il trasporto merci, via mare, per tutta l'area del nord barese, senza naturalmente creare alcuna forma di competizione con Bari».
«Fin qui io ho fatto solo il mio dovere - prosegue Minervini - recuperando un dossier aggrovigliato a cui abbiamo lavorato per diverso tempo grazie alla mia maggioranza, alla giunta e a quanti ci hanno aiutato. Il costo di quest'opera sarà di 26 milioni di euro, somma che era rimasta in cassa in attesa di sviluppi, e sarà completata in due anni e mezzo. Nel mentre, proseguiranno anche i lavori di bonifica del porto e continuiamo a lavorare per rendere più pulita tutta l'area. Verrà anche predisposto un sito attinente all'area portuale che monitorerà ogni giorno tutti i dati riguardanti la qualità dell'area, del rumore, dell'acqua per tenere sotto controllo ogni aspetto della dimensione ambientale».
Anche il Comandante della Capitaneria Burlando si è detto fiducioso per l'opera pubblica che verrà: «Per il bene di Molfetta e del territorio limitrofo questo sarà un lavoro significativo, anche per i vantaggi che potrà fornire ai traffici marini e alla sicurezza dell'area portuale. La Capitaneria non farà mai mancare il proprio contributo tecnico per contribuire a rispettare il cronoprogramma prefissato».
Il primo cittadino ha commentato con grande positività la riapertura del cantiere, che favorirà quel processo di crescita economica che la città sta vivendo: «Per Molfetta questo è un giorno speciale perché oggi riprende un cammino che ci proietta al futuro. Questo porto sarà uno snodo di rilievo perché verrà collegato con la Zona Industriale grazie alla convenzione con l'Anas e darà sostegno al nostro sviluppo industriale. Molfetta si appresta così a diventare un'area logistica di riferimento per il trasporto merci, via mare, per tutta l'area del nord barese, senza naturalmente creare alcuna forma di competizione con Bari».
«Fin qui io ho fatto solo il mio dovere - prosegue Minervini - recuperando un dossier aggrovigliato a cui abbiamo lavorato per diverso tempo grazie alla mia maggioranza, alla giunta e a quanti ci hanno aiutato. Il costo di quest'opera sarà di 26 milioni di euro, somma che era rimasta in cassa in attesa di sviluppi, e sarà completata in due anni e mezzo. Nel mentre, proseguiranno anche i lavori di bonifica del porto e continuiamo a lavorare per rendere più pulita tutta l'area. Verrà anche predisposto un sito attinente all'area portuale che monitorerà ogni giorno tutti i dati riguardanti la qualità dell'area, del rumore, dell'acqua per tenere sotto controllo ogni aspetto della dimensione ambientale».
Anche il Comandante della Capitaneria Burlando si è detto fiducioso per l'opera pubblica che verrà: «Per il bene di Molfetta e del territorio limitrofo questo sarà un lavoro significativo, anche per i vantaggi che potrà fornire ai traffici marini e alla sicurezza dell'area portuale. La Capitaneria non farà mai mancare il proprio contributo tecnico per contribuire a rispettare il cronoprogramma prefissato».