Lega del Filo d'Oro: nel triennio 2016-2018 a Molfetta generati 9,5 milioni di Euro di valore sociale
I dati raccolti dopo uno studio presentato nell'Università di Milano
giovedì 13 febbraio 2020
"Per ogni euro investito, 1.20 torna alla società e in riferimento al triennio 2016 – 2018, il valore sociale creato nei territori di Osimo (AN), Lesmo (MB) e Molfetta (BA) è pari a oltre 38 milioni di euro annui (passando da un totale di 36.822.003,67 nel 2016, a 38.077.096,87 nel 2018)".
E' quanto afferma la Lega del Filo d'Oro attraverso una nota stampa divulgata nelle scorse ore nella quale si apprende anche che " il valore sociale generato dalla sede di Molfetta è stato mediamente pari a 9,5 milioni di euro (triennio 2016 – 2018)".
Come si apprende ancora dalla nota stampa i dati emergono dall'indagine "La valutazione economica degli impatti sociali della Lega del Filo d'Oro: l'estensione dei confini dell'analisi SROI", realizzata da Clodia Vurro, Professore di Economia e Gestione delle Imprese e Stefano Romito Assegnista di Ricerca dell'Università di Milano, presentata ieri mattina nel Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi dell'Università degli Studi di Milano.
Dopo una prima fase pilota nel 2017, lo studio è stato esteso sulla "valutazione economica dei ritorni sociali, integrando il monitoraggio e la raccolta dati sulle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, l'aggiornamento dei dati relativi alle attività diagnostiche, riabilitative ed educative erogate dal Centro Nazionale e la rilevazione su due ulteriori sedi – i Centri Socio Sanitari Residenziali di Lesmo e Molfetta – includendovi i relativi Servizi Territoriali per il triennio 2016-2018".
«Spinti dalla volontà di consolidare e accrescere la nostra consapevolezza del valore delle opportunità che creiamo per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, per le loro famiglie e i territori in cui siamo inseriti, ci siamo impegnati, a partire dal 2016, nello sfidante compito di misurare l'efficacia del modello valutativo, educativo e riabilitativo della Lega del Filo d'Oro – spiega Rossano Bartoli, Presidente della Lega del Filo d'Oro. – La metodologia del social return on investment (SROI), su cui la misurazione si basa, è per noi l'occasione di ripercorrere, ancora una volta, i passi che compiamo e continuare ad operare consapevoli della misura del cambiamento che ci impegniamo a generare. Inoltre, risponde ad uno dei nostri valori fondativi: la trasparenza, parte integrante del Codice Etico della Lega del Filo d'Oro e principio ispiratore per l'operatività dei servizi che l'Ente eroga e delle relazioni che instaura e coltiva».
Ma chi ha beneficiato di tale somma? E' ancora la Lega del Filo d'Oro a spiegarlo.
"Dall'indagine emerge anche che gli utenti e le famiglie, pur essendo il fulcro dell'intervento della Lega del Filo d'Oro, non sono gli unici beneficiari della sua attività. L'analisi, infatti, mostra come tutto il territorio in cui l'Ente opera tragga beneficio dall'esistenza dell'Associazione sia in termini di indotto generato, che di investimenti diretti nell'economia locale. A questo vanno aggiunte le persone che, in quanto parte attiva dell'erogazione dei servizi, ne rappresentano fattore imprescindibile di efficacia e, a loro volta, dall'Ente ottengono un'importante fonte di crescita professionale, consentendo l'acquisizione di competenze che difficilmente si potrebbero sviluppare altrove.
L'analisi SROI, infatti, mira a quantificare il valore sociale creato dalla Lega del Filo d'Oro sia a favore delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, che beneficiano di un modello di intervento valutativo, riabilitativo e educativo unico e distintivo, sia rispetto al territorio di cui l'Ente è parte integrante. E proprio guardando al territorio, dall'analisi emerge che l'impatto della "Lega", ovvero il valore aggiunto generato dalla Lega del Filo d'Oro per le attività produttive e commerciali, equivale a circa 24 milioni di euro annui. Guardando al territorio di Molfetta, le attività della Lega hanno generato un valore sociale esteso e diffuso di quasi 6 milioni di euro su base annuale" senza tralasciare che
"sul territorio di Molfetta il valore sociale generato per il personale e i volontari è di quasi 540mila euro nel 2018".
E' quanto afferma la Lega del Filo d'Oro attraverso una nota stampa divulgata nelle scorse ore nella quale si apprende anche che " il valore sociale generato dalla sede di Molfetta è stato mediamente pari a 9,5 milioni di euro (triennio 2016 – 2018)".
Come si apprende ancora dalla nota stampa i dati emergono dall'indagine "La valutazione economica degli impatti sociali della Lega del Filo d'Oro: l'estensione dei confini dell'analisi SROI", realizzata da Clodia Vurro, Professore di Economia e Gestione delle Imprese e Stefano Romito Assegnista di Ricerca dell'Università di Milano, presentata ieri mattina nel Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi dell'Università degli Studi di Milano.
Dopo una prima fase pilota nel 2017, lo studio è stato esteso sulla "valutazione economica dei ritorni sociali, integrando il monitoraggio e la raccolta dati sulle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, l'aggiornamento dei dati relativi alle attività diagnostiche, riabilitative ed educative erogate dal Centro Nazionale e la rilevazione su due ulteriori sedi – i Centri Socio Sanitari Residenziali di Lesmo e Molfetta – includendovi i relativi Servizi Territoriali per il triennio 2016-2018".
«Spinti dalla volontà di consolidare e accrescere la nostra consapevolezza del valore delle opportunità che creiamo per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, per le loro famiglie e i territori in cui siamo inseriti, ci siamo impegnati, a partire dal 2016, nello sfidante compito di misurare l'efficacia del modello valutativo, educativo e riabilitativo della Lega del Filo d'Oro – spiega Rossano Bartoli, Presidente della Lega del Filo d'Oro. – La metodologia del social return on investment (SROI), su cui la misurazione si basa, è per noi l'occasione di ripercorrere, ancora una volta, i passi che compiamo e continuare ad operare consapevoli della misura del cambiamento che ci impegniamo a generare. Inoltre, risponde ad uno dei nostri valori fondativi: la trasparenza, parte integrante del Codice Etico della Lega del Filo d'Oro e principio ispiratore per l'operatività dei servizi che l'Ente eroga e delle relazioni che instaura e coltiva».
Ma chi ha beneficiato di tale somma? E' ancora la Lega del Filo d'Oro a spiegarlo.
"Dall'indagine emerge anche che gli utenti e le famiglie, pur essendo il fulcro dell'intervento della Lega del Filo d'Oro, non sono gli unici beneficiari della sua attività. L'analisi, infatti, mostra come tutto il territorio in cui l'Ente opera tragga beneficio dall'esistenza dell'Associazione sia in termini di indotto generato, che di investimenti diretti nell'economia locale. A questo vanno aggiunte le persone che, in quanto parte attiva dell'erogazione dei servizi, ne rappresentano fattore imprescindibile di efficacia e, a loro volta, dall'Ente ottengono un'importante fonte di crescita professionale, consentendo l'acquisizione di competenze che difficilmente si potrebbero sviluppare altrove.
L'analisi SROI, infatti, mira a quantificare il valore sociale creato dalla Lega del Filo d'Oro sia a favore delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, che beneficiano di un modello di intervento valutativo, riabilitativo e educativo unico e distintivo, sia rispetto al territorio di cui l'Ente è parte integrante. E proprio guardando al territorio, dall'analisi emerge che l'impatto della "Lega", ovvero il valore aggiunto generato dalla Lega del Filo d'Oro per le attività produttive e commerciali, equivale a circa 24 milioni di euro annui. Guardando al territorio di Molfetta, le attività della Lega hanno generato un valore sociale esteso e diffuso di quasi 6 milioni di euro su base annuale" senza tralasciare che
"sul territorio di Molfetta il valore sociale generato per il personale e i volontari è di quasi 540mila euro nel 2018".