L'Arciconfraternita della Morte dona beni di prima necessità a 100 famiglie di Molfetta

Il priore Sgherza: «Segno di speranza»

giovedì 9 aprile 2020
Lì dove di solito vengono esposti S. Pietro, la Veronica, Maria Cleofe, Maria Salomè, la Maddalena, San Giovanni e la Pietà in occasione del Giovedì Santo c'è un segno tangibile, concreto di fratellanza.

Infatti, l''Arciconfraternita della Morte ha acquistato beni di prima necessità da donare alle famiglie bisognose molfettesi.
Saranno cento i nuclei che andranno a beneficiare della donazione, tutti indicati dal Comune e dalle Associazioni di Volontariato: pasta, pelati, legumi, latte, olio e altri prodotti verranno consegnati a domicilio in questi giorni.

Una mano tesa verso la città che il priore Onofrio Sgherza, i collaboratori Michele Roselli e Gennaro Zaza e il padre spirituale don Ignazio Pansini hanno voluto porgere con grande dedizione e attenzione verso il prossimo.

«Non potevamo restare fermi e vivere passivamente un momento così difficile per tutta la nostra comunità: l'essere confratelli, nel significato profondo e cristiano del termine, imponeva un gesto di questo tipo», ha spiegato il priore Onofrio Sgherza.

«Ringrazio a nome di tutta l'Amministrazione tutti i confratelli che si sono adoperati per far in modo che le nostre idee si tramutassero in tutto questo. Di certo non pensiamo di risolvere i problemi seri di tantissime famiglie ma con questo gesto giunga il nostro augurio di Buona Pasqua e un segno di speranza verso un futuro migliore per tutti», ha concluso il priore dell'Arciconfraternita della Morte.