Investire in salute

Il prof. Schittulli e la dott.ssa Altomare hanno illustrato le nuove prospettive per la cura dei tumori

mercoledì 26 ottobre 2016 10.27
A cura di Isabella de Pinto
Una lucida analisi sullo stato della prevenzione e cura delle malattie neoplastiche è stata tracciata nel corso dell'incontro promosso dalla LILT sul tema Le nuove prospettive per la terapia dei tumori. Relatore il prof. Francesco Schittulli, presidente nazionale LILT, coadiuvato dalla dottoressa Annalisa Altomare, nella sua veste di Direttore sanitario.

«Abbiamo l'obbligo di essere informati e di informare il cittadino – ha esordito la dott.ssa Altomare - perché non sia confuso, perché possa facilmente aderire alle terapie».

«Il cancro è una malattia ambientale su base genetica» ha sottolineato il prof. Schittulli, evidenziando quanto l'ambiente, inteso come tutto ciò che ci circonda, influisca sullo sviluppo di malattie tumorali, dall'alimentazione alle sostanze chimiche e coloranti con cui vengono trattati i tessuti dei nostri vestiti, l'uso di tabacco e l'eccessiva presenza di apparecchiature che modificano o creano campi magnetici (dai telefonini ai computer ecc).
Ogni anno questa malattia tende ad aumentare per due motivi: l'incremento dell'aspettativa di vita e quello dei fattori di rischio.

L'incontro, però, non ha avuto lo scopo di creare allarmismi bensì quello di aiutare a comprendere che c'è una squadra di persone che vuole costruire speranze.
L'organizzazione, i farmaci, le radioterapie e il supporto psicologico possono fare in modo che pazienti e famiglie conquistino qualità e quantità di vita.
Il dato positivo è la diminuzione della mortalità.
Grazie alla diagnosi precoce oggi, per alcuni tipi di tumore, si può parlare di guarigione: l'invito è quello di avvicinarsi al medico con fiducia.
Importante anche la presenza di farmaci "intelligenti" in grado di aggredire le cellule malate e non quelle sane.
Prevenzione, adesione agli screening, diagnosi precoce, farmaci biologici, immunoterapia ecc sono dei preziosi alleati nella lotta alle neoplasie.

Uno dei maggiori problemi della prevenzione, però, è rappresentato dalle lunghissime liste d'attesa per accedere alla diagnostica.
Il prof. Schittulli propone il coinvolgimento e la collaborazione tra strutture pubbliche, convenzionate e private.
«Gli screening devono essere uniformi, le prestazioni devono essere omogenee dappertutto» ha aggiunto.
Essenziale, dunque, investire in salute e umanizzare il rapporto con i pazienti.
Incontro Lilt © Isabella de Pinto
Incontro Lilt © Isabella de Pinto
Incontro Lilt © Isabella de Pinto