A "Il Vecchio Gazebo" un viaggio con i professionisti del buon cibo
Antonino Attardi e Iginio Ventura ospiti d’eccezione per la tappa del Giro D'Italia del Gusto
martedì 4 novembre 2025
14.13
Il Vecchio Gazebo di Molfetta ha accolto una tappa del viaggio gastronomico, targato Ambasciatori del Gusto, che ha attraversato non solo i luoghi del sud Italia, ma anche il tempo, unendo passato e presente, tradizione e innovazione.
Un vero e proprio "Giro D'Italia del Gusto", pensato per celebrare la tradizione culinaria, con un pizzico di modernità.
Il focus della serata di ieri, 3 novembre, è stato sulla lievitazione e panificazione. Ospiti d'eccezione, i maestri dell'Arte Bianca: Antonino Attardi del Ristorante Antico Francischiello e Iginio Ventura della Gelateria Artigianale Pina gel. Entrambi Ambasciatori del Gusto, hanno proposto un menù capace di unire sapori delle loro terre d'origine, Gargano e Sorrento, rivisitati in chiave contemporanea e moderna, senza mai abbandonare la tradizione.
Il patron del Vecchio Gazebo, Giuseppe Petruzzella, ambasciatore dei sapori pugliesi, ha espresso grande soddisfazione per l'evento, che non si è rivelato solo un'occasione per mostrare i piatti d'eccellenza, ma soprattutto un momento conviviale e per uno scambio di idee: "Per il Vecchio Gazebo questa è una tappa importante e di grande prestigio, perché rappresenta una opportunità di scambio di idee e di lavoro", dichiara.
Il rispetto delle origini ma con un tocco di innovazione e modernità: piatti della tradizione, come ad esempio i famigerati gnocchi alla sorrentina, sono stati reinventati in una versione 2.0 proposta dallo chef Attardi: "La chiave per valorizzare la tradizione senza perdere il contatto con l'innovazione è utilizzare ingredienti del proprio territorio, rispettando la stagionalità e i procedimenti autentici. Bisogna partire dalla tradizione per arrivare all'innovazione, ma senza estremizzare. Lo gnocco 2.0, ad esempio, nasce dallo stesso impasto della sorrentina, ma viene reinventato: è ripieno mozzarella e mantecato con una crema di pomodorino rosso, arricchito dal pomodorino giallo, burrata e basilico". Nel piatto, quindi, lo chef ha utilizzato tutti gli ingredienti della ricetta originaria, ma reinventati in chiave contemporanea e personale.
Un viaggio gastronomico non soltanto nel tempo, ma anche nello spazio: territori diversi e sapori differenti si sono incontrati in modo armonico. Il Gargano e il Sorrento, il dolce e il salato, si sono uniti nel quadrotto di pinsa con tartare di podolica e sorbetto all'arancia del Gargano e zenzero. Un abbinamento deciso e autentico che, nonostante la differenza del gusto, si intonava perfettamente. Il maestro del gelato, Iginio Ventura: "È importante creare dei sapori che abbiano una valenza anche storica. L'arancia e lo zenzero per esempio viene proposto nel gelato, mentre noi abbiamo deciso di abbinarlo ad una tartare di carne" .
La serata è stata sin da subito un successo, con una grandissima affluenza e un ottimo riscontro per i piatti proposti. Il tutto si è concluso con il bis del gelato firmato Ventura, acclamato da tutti i presenti.
Un vero e proprio "Giro D'Italia del Gusto", pensato per celebrare la tradizione culinaria, con un pizzico di modernità.
Il focus della serata di ieri, 3 novembre, è stato sulla lievitazione e panificazione. Ospiti d'eccezione, i maestri dell'Arte Bianca: Antonino Attardi del Ristorante Antico Francischiello e Iginio Ventura della Gelateria Artigianale Pina gel. Entrambi Ambasciatori del Gusto, hanno proposto un menù capace di unire sapori delle loro terre d'origine, Gargano e Sorrento, rivisitati in chiave contemporanea e moderna, senza mai abbandonare la tradizione.
Il patron del Vecchio Gazebo, Giuseppe Petruzzella, ambasciatore dei sapori pugliesi, ha espresso grande soddisfazione per l'evento, che non si è rivelato solo un'occasione per mostrare i piatti d'eccellenza, ma soprattutto un momento conviviale e per uno scambio di idee: "Per il Vecchio Gazebo questa è una tappa importante e di grande prestigio, perché rappresenta una opportunità di scambio di idee e di lavoro", dichiara.
Il rispetto delle origini ma con un tocco di innovazione e modernità: piatti della tradizione, come ad esempio i famigerati gnocchi alla sorrentina, sono stati reinventati in una versione 2.0 proposta dallo chef Attardi: "La chiave per valorizzare la tradizione senza perdere il contatto con l'innovazione è utilizzare ingredienti del proprio territorio, rispettando la stagionalità e i procedimenti autentici. Bisogna partire dalla tradizione per arrivare all'innovazione, ma senza estremizzare. Lo gnocco 2.0, ad esempio, nasce dallo stesso impasto della sorrentina, ma viene reinventato: è ripieno mozzarella e mantecato con una crema di pomodorino rosso, arricchito dal pomodorino giallo, burrata e basilico". Nel piatto, quindi, lo chef ha utilizzato tutti gli ingredienti della ricetta originaria, ma reinventati in chiave contemporanea e personale.
Un viaggio gastronomico non soltanto nel tempo, ma anche nello spazio: territori diversi e sapori differenti si sono incontrati in modo armonico. Il Gargano e il Sorrento, il dolce e il salato, si sono uniti nel quadrotto di pinsa con tartare di podolica e sorbetto all'arancia del Gargano e zenzero. Un abbinamento deciso e autentico che, nonostante la differenza del gusto, si intonava perfettamente. Il maestro del gelato, Iginio Ventura: "È importante creare dei sapori che abbiano una valenza anche storica. L'arancia e lo zenzero per esempio viene proposto nel gelato, mentre noi abbiamo deciso di abbinarlo ad una tartare di carne" .
La serata è stata sin da subito un successo, con una grandissima affluenza e un ottimo riscontro per i piatti proposti. Il tutto si è concluso con il bis del gelato firmato Ventura, acclamato da tutti i presenti.