Il Pulo di Molfetta a grandi passi verso la futura riapertura

Prosegue il cantiere. L'aggiornamento dell'assessore Caputo

giovedì 14 maggio 2020
A cura di Danilo de Robertis
Nonostante il blocco imposto al cantiere dal 13 marzo al 30 aprile a causa dell'emergenza Coronavirus, i lavori al Pulo di Molfetta sono tornati a regime e proseguono speditamente verso la riqualificazione della dolina carsica che tornerà ben presto uno dei siti di maggiore interesse turistico della città.

Nella prima fase dei lavori ci si è concentrati sulla messa in sicurezza e sulla viabilità del Pulo: il primo passaggio era legato all'esigenza di consentire l'accesso all'interno della zona per avviare le successive fasi di sistemazione. Erano presenti diverse criticità, dai rovi che erano cresciuti a dismisura, alberi spezzati che incombevano sulla viabilità con il pericolo di caduta di rami anche per gli stessi operatori.

L'obiettivo della prima parte del cantiere, durato circa 60 giorni, è stato quello di ripristinare sia la viabilità principale, che in futuro sarà destinata alle visite turistiche, sia quella secondaria per i servizi che saranno fruibili solo dagli operatori. Le operazioni sono state monitorate, inoltre, da due archeologi perché alcuni interventi sono stati effettuati anche a ridosso di muretti a secco e strutture che hanno valenza archeologica.

A fornire qualche ragguaglio in più in merito alla rinascita del Pulo è stato l'assessore ai Lavori Pubblici Mariano Caputo: «Si stanno completando tutte le operazioni di risistemazione dei diversi percorsi presenti all'interno del sito, alcuni dei quali erano totalmente ostruiti dalla vegetazione e dai sedimenti che si erano accumulati negli ultimi anni. Gli interventi sono stati condotti da botanici, esperti della Soprintendenza e delle aziende specializzate coinvolte nel cantiere».

Per quanto concerne la futura riapertura, questa è la prospettiva: «Allo stato attuale dei lavori, è plausibile una riapertura nel mese di settembre. Nella prima fase non sarà possibile accedere nelle grotte perché in quell'area ci sono delle problematicità che necessitano di studi più approfonditi per garantire la massima sicurezza. Auspichiamo comunque che l'intero sito archeologico torni visitabile al 90% dei suoi spazi. A quel punto ripartirà anche la macchina turistica legata alle visite guidate sia nella dolina che al Museo associato. Inoltre, lo stesso Pulo sarà proposto in bandi che prevedono finanziamenti che potrebbero permettere anche una riqualificazione dell'area circostante con i servizi pubblici e un impianto di illuminazione anche all'esterno».
pulo lavori
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