Il Comune celebra i volontari che hanno lottato contro il Covid. Ma non tutti
Nessun cenno a Pasquale Mancini, referente della gestione emergenziale
sabato 30 ottobre 2021
Il Comune di Molfetta ha voluto omaggiare nei giorni scorsi i volontari su cui ha potuto contare nella gestione dell'emergenza Covid nella fase peggiore.
Eppure non tutti sarebbero stati invitati.
A Palazzo Giovene, dove si è svolto l'evento, infatti, mancavano all'appello diverse persone che pure un supporto notevole lo hanno dato. Gratis e senza compenso, come tutti gli altri. E come tutti gli altri impiegando tempo, risorse, energie.
A mancare all'appello, ad esempio, Pasquale Mancini.
Uno dei fondatori del Sermolfetta, già coordinatore della visita del Papa a Molfetta, fu nominato dallo stesso sindaco Minervini come referente della gestione dell'emergenza.
Fu il primo cittadino a firmare il provvedimento che gli conferiva l'incarico, senza pretese economiche.
Appello a cui non hanno potuto rispondere anche circa venti volontari, di fatto coordinati da Gabriele Vilardi, che in pieno lookdown si inventarono un setvizio di consegna della spesa a quanti erano impossibilitati a farla, in parti a quelle fasce della popolazione più deboli e a cui si chiedeva di isolarsi e non avere contatti con il mondo esterno.
Perché questa scelta?
Pare che questi volontari non abbiano nemmeno ricevuto l'invito da Palazzo di città.
Eppure non tutti sarebbero stati invitati.
A Palazzo Giovene, dove si è svolto l'evento, infatti, mancavano all'appello diverse persone che pure un supporto notevole lo hanno dato. Gratis e senza compenso, come tutti gli altri. E come tutti gli altri impiegando tempo, risorse, energie.
A mancare all'appello, ad esempio, Pasquale Mancini.
Uno dei fondatori del Sermolfetta, già coordinatore della visita del Papa a Molfetta, fu nominato dallo stesso sindaco Minervini come referente della gestione dell'emergenza.
Fu il primo cittadino a firmare il provvedimento che gli conferiva l'incarico, senza pretese economiche.
Appello a cui non hanno potuto rispondere anche circa venti volontari, di fatto coordinati da Gabriele Vilardi, che in pieno lookdown si inventarono un setvizio di consegna della spesa a quanti erano impossibilitati a farla, in parti a quelle fasce della popolazione più deboli e a cui si chiedeva di isolarsi e non avere contatti con il mondo esterno.
Perché questa scelta?
Pare che questi volontari non abbiano nemmeno ricevuto l'invito da Palazzo di città.