Il Comando di Polizia locale di Molfetta intitolato al magistrato Giacinto de Marco
Presenti alla cerimonia le autorità cittadine e il Presidente della Regione Puglia Emiliano
sabato 5 ottobre 2019
11.49
Nella mattinata odierna si è tenuta la cerimonia di intitolazione del Comando di Polizia locale di Molfetta al magistrato Giacinto de Marco, già presidente della Corte d'Appello di Bari e componente del Consiglio Superiore della Magistratura.
Alla cerimonia hanno preso parte il Presidente della Corte d'Appello di Bari, dottor Francesco Cassano, il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Bari, dottoressa Anna Maria Tosto, e la famiglia del magistrato molfettese scomparso nel 2016 all'età di 85 anni. Presenti all'intitolazione il sindaco Tommaso Minervini, l'assessore alla Sicurezza Antonio Ancona, il comandante della Polizia locale nonché tenente colonnello Giovanni Di Capua, autorità civili, militari e politiche. E non solo, a porgere i suoi saluti durante la cerimonia c'è stato anche il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Nato a Molfetta nel 1931 e formatosi presso il Liceo Classico della città, Giacinto de Marco si è laureato nel 1952 in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Bari discutendo una tesi in Diritto Penale con l'On. Prof. Aldo Moro, i cui insegnamenti hanno profondamente condizionato la sua attività professionale. Nel 1955 vince il concorso di Uditore Giudiziario piazzandosi nei primi posti della graduatoria, diventando il più giovane Magistrato d'Italia. La sua carriera nella magistratura italiana è stata caratterizzata da una grande umanità e da una notevole autorevolezza conquistata grazie alle sue doti di equilibrio sempre apprezzate da tutti. Nel 1998 viene nominato Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Bari e nel 2000 ne diventa presidente, al culmine di un prestigioso percorso che nel 2006 gli consentirà anche di ricevere il titolo onorifico di Presidente Aggiunto della Corte di Cassazione. Durante tutta la sua, nonostante i gravosi impegni, è rimasto legatissimo a Molfetta anche come confratello dell'Arciconfraternita di Santo Stefano dal sacco rosso.
Con queste parole, il Sindaco Tommaso Minervini ha omaggiato Giacinto de Marco prima di scoprire la targa a lui intitolata: «In una città ci sono elementi fisici ma anche alcuni immateriali che costituiscono comunque l'anima della nostra comunità. L'identità di una città si costruisce anche e soprattutto attorno ai grandi uomini di valore che non ci sono più ed ecco perché abbiamo scelto proprio l'autorevole figura di Giacinto de Marco per l'intitolazione della nuova sede del Comando di Polizia Locale di Molfetta. Giacinto è stato per noi non soltanto un riferimento di legalità ma anche un modello di cultura della più autentica tradizione popolare». In chiusura, un grande applauso di tutti i presenti ha accompagnato il momento in cui la targa è stata ufficialmente scoperta.
Alla cerimonia hanno preso parte il Presidente della Corte d'Appello di Bari, dottor Francesco Cassano, il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Bari, dottoressa Anna Maria Tosto, e la famiglia del magistrato molfettese scomparso nel 2016 all'età di 85 anni. Presenti all'intitolazione il sindaco Tommaso Minervini, l'assessore alla Sicurezza Antonio Ancona, il comandante della Polizia locale nonché tenente colonnello Giovanni Di Capua, autorità civili, militari e politiche. E non solo, a porgere i suoi saluti durante la cerimonia c'è stato anche il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Nato a Molfetta nel 1931 e formatosi presso il Liceo Classico della città, Giacinto de Marco si è laureato nel 1952 in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Bari discutendo una tesi in Diritto Penale con l'On. Prof. Aldo Moro, i cui insegnamenti hanno profondamente condizionato la sua attività professionale. Nel 1955 vince il concorso di Uditore Giudiziario piazzandosi nei primi posti della graduatoria, diventando il più giovane Magistrato d'Italia. La sua carriera nella magistratura italiana è stata caratterizzata da una grande umanità e da una notevole autorevolezza conquistata grazie alle sue doti di equilibrio sempre apprezzate da tutti. Nel 1998 viene nominato Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Bari e nel 2000 ne diventa presidente, al culmine di un prestigioso percorso che nel 2006 gli consentirà anche di ricevere il titolo onorifico di Presidente Aggiunto della Corte di Cassazione. Durante tutta la sua, nonostante i gravosi impegni, è rimasto legatissimo a Molfetta anche come confratello dell'Arciconfraternita di Santo Stefano dal sacco rosso.
Con queste parole, il Sindaco Tommaso Minervini ha omaggiato Giacinto de Marco prima di scoprire la targa a lui intitolata: «In una città ci sono elementi fisici ma anche alcuni immateriali che costituiscono comunque l'anima della nostra comunità. L'identità di una città si costruisce anche e soprattutto attorno ai grandi uomini di valore che non ci sono più ed ecco perché abbiamo scelto proprio l'autorevole figura di Giacinto de Marco per l'intitolazione della nuova sede del Comando di Polizia Locale di Molfetta. Giacinto è stato per noi non soltanto un riferimento di legalità ma anche un modello di cultura della più autentica tradizione popolare». In chiusura, un grande applauso di tutti i presenti ha accompagnato il momento in cui la targa è stata ufficialmente scoperta.