Gomitata al musicista, da una supertestimone elementi utili all’identificazione del presunto responsabile
La famiglia di Vincenzo, ancora provata dall’accaduto, ha scelto di non rilasciare dichiarazioni pubbliche
venerdì 12 settembre 2025
19.12
Sul fronte investigativo emergono novità importanti riguardo all'aggressione subita dal musicista molfettese durante la festa patronale. La famiglia della vittima ha conferito mandato agli avvocati Bepi e Antonio Maralfa, che stanno affiancando i Carabinieri della Compagnia di Molfetta nelle attività di ricostruzione dei fatti.
Proprio grazie alle indagini parallele condotte dai legali, sarebbe emersa la figura di una supertestimone, già ascoltata dagli inquirenti, che avrebbe fornito elementi ritenuti decisivi per l'identificazione del presunto responsabile. Un contributo che, in un contesto segnato da molte reticenze, assume un valore importante: la scelta di questa persona di esporsi e collaborare con le forze dell'ordine viene considerata un segnale concreto di senso civico e responsabilità collettiva.
La famiglia di Vincenzo, ancora provata dall'accaduto, ha scelto di non rilasciare dichiarazioni pubbliche, riservandosi di comunicare all'esterno solo tramite i propri legali. Una decisione che conferma la volontà di tutelare la serenità del giovane musicista e di lasciare che sia la giustizia a fare chiarezza.
Nel frattempo, l'inchiesta prosegue sotto la direzione del Nucleo operativo dei Carabinieri di Molfetta, che sta raccogliendo tutte le informazioni necessarie per ricostruire dinamica e responsabilità dell'aggressione. In questo percorso, la voce di una singola testimone – coraggiosa e determinata – si è distinta come gesto di partecipazione attiva alla vita della comunità, offrendo un contributo essenziale a un'indagine che la città attende con attenzione e fiducia.
Proprio grazie alle indagini parallele condotte dai legali, sarebbe emersa la figura di una supertestimone, già ascoltata dagli inquirenti, che avrebbe fornito elementi ritenuti decisivi per l'identificazione del presunto responsabile. Un contributo che, in un contesto segnato da molte reticenze, assume un valore importante: la scelta di questa persona di esporsi e collaborare con le forze dell'ordine viene considerata un segnale concreto di senso civico e responsabilità collettiva.
La famiglia di Vincenzo, ancora provata dall'accaduto, ha scelto di non rilasciare dichiarazioni pubbliche, riservandosi di comunicare all'esterno solo tramite i propri legali. Una decisione che conferma la volontà di tutelare la serenità del giovane musicista e di lasciare che sia la giustizia a fare chiarezza.
Nel frattempo, l'inchiesta prosegue sotto la direzione del Nucleo operativo dei Carabinieri di Molfetta, che sta raccogliendo tutte le informazioni necessarie per ricostruire dinamica e responsabilità dell'aggressione. In questo percorso, la voce di una singola testimone – coraggiosa e determinata – si è distinta come gesto di partecipazione attiva alla vita della comunità, offrendo un contributo essenziale a un'indagine che la città attende con attenzione e fiducia.