Figliuolo: «Dopo gli over 60 vaccinazione di massa per tutti gli altri»

Le parole del Commissario straordinario per l'emergenza Covid

venerdì 7 maggio 2021
Il Commissario straordinario per l'emergenza Covid in Italia, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha fatto il punto sulla campagna vaccinale in Italia all'inizio di un mese che potrebbe essere decisivo nella lotta al virus: "Dobbiamo premere sulle classi over 60 - per le quali la media di somministrazioni è ancora bassa - e il piano va seguito in maniera ordinata e coerente. Quando avremo messo in sicurezza gli over 65 si può aprire a tutte le classi di età. Si vada a vaccinare poi classi produttive, penso al settore alberghiero".

Ma il Commissario generale si dice pronto e sta studiando le sue contromosse che oggi ha anticipato in una lunga intervista al quotidiano Repubblica di cui pubblichiamo alcuni stralci. "Quando ho assunto l'incarico, il primo marzo, - esordisce Figliuolo - eravamo sotto i 140 mila vaccini al giorno. Per ottenere la progressione ci volevano due cose: le dosi e il controllo, cioè il "contatto" con Regioni e Province. Inoltre siamo passati da 1.400 a 2.430 centri di vaccinazione. Per l'approvvigionamento abbiamo agito in tandem con il presidente del Consiglio, facendo pressione su Big Pharma e portando avanti interlocuzioni con l'Europa".

"Non posso dire che domani riusciremo a fare un milione di vaccini - aggiunge - ma intanto sono sicuro che la macchina possa salire molto più su dei 500 mila. Non dobbiamo fare scorte, ma veleggiare tra l'88 e il 92% di dosi utilizzate rispetto alle consegne. In Italia c'è tutto, grazie a Speranza abbiamo accordi con i medici di famiglia. Hanno aderito 30 mila, con 10 fiale al giorno siamo a 300 mila. Poi ci sono 10 mila farmacie. E 60 mila dosi le possono fare i dentisti".

"Abbiamo censito 730 punti vaccinali aziendali. Il sistema è aperto - sottolinea il Generale - e potrebbe crescere a dismisura. Speriamo di aprire alle aziende il prima possibile, appena messi in sicurezza gli over 65. A parità di buona salute, nessuno si scandalizza se una persona di 38 anni che lavora alle presse o nel turismo arriva prima di una di 54 perché la sua azienda è stata più veloce. Lo proporrò al presidente del Consiglio. Speriamo di arrivare a fine maggio all'obiettivo".

"Riguardo al mio futuro - conclude Figliuolo - ho fissato l'obiettivo di vaccinare gli italiani. Puntiamo a farlo entro settembre. Poi il presidente del Consiglio deciderà. Io rimango a disposizione dell'Italia, con tutta la mia struttura".