Da Molfetta parte lo stato di agitazione delle marineria

Da Vieste a Brindisi: stop a norme troppe stringenti. Atteso l'incontro con Emiliano

martedì 1 ottobre 2019 8.49
La marineria torna in stato di agitazione.
Ancora una volta contro norme troppo stringenti, spesso avulse dal contatto reale con il mestiere e con le pratiche dello stesso.
Che non significa voglia di non rispettare la legge, anzi.
Ma voglia di confrontarsi e trovare un punto di accordo che tenga conto delle esigenze, delle prassi e di tutte quelle variabili che solo chi vive del lavoro in mare conosce.

Alla luce, sopratutto, di sanzioni salatissime che starebbero già in corso di notificazione e che potrebbero definitivamente mettere in ginocchio il settore economico, già provato dalle settimane di fermo obbligatorio, dal clima che fa le bizze e dalla burocrazia sempre più opprimente.

Già ieri sera una prima riunione a Molfetta, seguita da un altro incontro questa mattina con in città i rappresentanti dei pescherecci da Vieste a Brindisi.
L'obiettivo è quello di nominare un referente per ogni marineria locale del basso Adriatico così da incontrare poi il Presidente della Regione Puglia che avrebbe già dato il proprio ok a incontrare i marinai e i loro rappresentati.